Coloro che ricevono per la prima volta il Reddito di Cittadinanza o gli arretrati avranno la ricarica oggi a quest’ora…
Il Reddito di Cittadinanza è stato ed è ancora, senza ombra di dubbio, una delle misure più controversie e criticate degli ultimi anni. Istituita dal governo Conte nel 2019 come misura di sostegno al reddito e di inserimento al mondo del lavoro, oggi il RdC è stato completamente stravolto dal governo Meloni attraverso la Legge di Bilancio 2023.
Il nuovo governo ha infatti previsto che la misura venisse erogata per gli occupabili, ovvero per coloro che hanno tra i 18 ed i 59 anni, solo per 7 mesi e senza possibilità di rinnovo. Inoltre queste persone dovranno seguire dei corsi di formazione e accettare la prima proposta di lavoro offerta per non perdere il sussidio.
Negli ultimi giorni, poi, è trapelata la notizia che già da settembre 2023 il Reddito di Cittadinanza lascerà il posto, in maniera definitiva, ad un’altra misura di sostegno al reddito: MIA, Misura di Inclusione Attiva. Sono quindi questi gli ultimi sei mesi per poter usufruire del Reddito di Cittadinanza dopodiché le cose cambieranno drasticamente.
Tornando al presente, per il mese di marzo la ricarica per coloro che ricevono il sussidio per la prima volta sta per arrivare. In genere la ricarica anticipata del RdC che spetta a chi attende gli arretrati o la prima mensilità è prefissata da INPS per il 15 del mese. A marzo, però, le lavorazioni della misura sono partite ieri, 14 marzo, e molti credevano che la ricarica slittasse.
Fortunatamente per loro la ricarica da parte di Poste Italiane per il Reddito di Cittadinanza di marzo arriverà puntuale per la giornata di oggi. La conferma è arrivata anche dall’INPS che ha ufficialmente reso nota la data di “Invio disposizione a Poste”. Tra qualche ora, dunque, coloro che ricevono il RdC per la prima volta o sono in attesa degli arretrati avranno la ricarica di marzo.
La ricarica del RdC per questi percettori dovrebbe arrivare tra le ore 12.00 e le 14.00, quindi verso ora di pranzo. Non si escludono però dei lievi ritardi dovuti alle operazioni interne di Poste Italiane.