Ecco cosa significa detenere, all’interno del reddito di famiglia, questa somma al fine di ottenere le misure economiche previdenziali. I dettagli
Un anno come quello precedente non è stato un anno certamente facile per molte famiglie e singoli cittadini, dal punto di vista economico. Le premesse antecedenti alla data famigerata del 24 febbraio 2022 – giorno d’inizio delle ostilità sul suolo ucraino – sono state apparentemete positive, dato che le prime settimane dello scorso anno hanno decretato la fine della emergenza sanitaria da Covid-19, con annessa conclusione dello stato di confinanmento domestico e del diffuso stop produttivo.
Dunque, si è andata formando un’inflazione che non ha atteso ad accelerare; ma si è trattato della lunghezza di una crescita a sorpresa che ha riversato effetti positivi sul PIL nazionale. La crisi energetica ed economica hanno invece trasformato tale componente in un fattore erosivo dei bilanci domestici delle fasce di popolazione più svantaggiate, con la complicità del rincaro delle bollette energetiche, oltre all’aumento del costo sulla vita.
Le predette circostanze di crisi hanno manifestato le misure istituzionali di assistenza economica ai redditi, sotto forma di carattere emergenziale. Sono emersi i pagamenti di bonus a favore dei redditi più bassi di lavoratori, pensionati e percettori di indennità e sussidi. Al contempo, questi hanno sostenuto i contributi dei sostegni previsti dall’INPS, come il Reddito di Cittadinanza e l’Assegno Unico alle famiglie.
Come è noto, l’accesso ai sussidi o quantomeno – come nel caso dell’Assegno Unico – l’entità del contributo, dipende dal dato della comunicazione ISEE, ossia l’indice medio economico di un nucleo familiare, comprensivo delle entrate e dei risparmi, nonché dell’aspetto patrimoniale. Chi all’inizio dell’anno successivo, calcolando l’ISEE, si ritrova un importo pari o superiore a diecimila euro, non può far molto per ottenere dei sostanziosi aiuti previdenziali.
È certamente garantito l’AUU se nel nucleo familiare vi sono figli minorenni o disabili a carico. Occorre una dichiarazione inferiore a diecimila euro annui per accedere ai seguenti contributi: RdC; AUU; Bonus sociale; Bonus nido; Carta acquisti; Carta risparmio spesa; Bonus acquisto prima casa; Tasse iscrizione scuole superiori/università; Bonus trasporti; Bonus mamme disoccupate; Bonus psicologo.