In un matrimonio, cosa conviene fare, qualora la situazione peggiorasse? Cosa sarà dei beni di una coppia?
Quando una coppia convola felicemente a nozze, si sa, saranno tanti i regali che riceverà. Da mobili, auto, televisori e questi beni, appartengono ad entrambi. Sono infatti, beni comuni, che la coppia condividerà, poi nella loro vita matrimoniale. Si chiama comunione dei beni.
Ma tante, volte purtroppo, durante la propria vita matrimoniale, il giocattolo si rompe, i divorzi aumentano sempre di più, e prima di procedere alla separazione ufficiale, bisogna anche stabilire a chi andranno dei beni oppure se rimarrà la condivisione tranquillamente.
Ufficialmente per separazione dei beni, si intende il regime in base al quale ciascun coniuge rimane esclusivo titolare dei beni di sua spettanza e di ogni acquisto che debba effettuare anche in costanza di matrimonio, con diritto di amministrare il suo patrimonio senza alcuna ingerenza da parte dell’altro coniuge.
Ma dopo il 1975, con una riforma ben precisa, i coniugi, hanno la piena facoltà se voler condividere o meno i propri beni. Dal momento che una coppia si sposa, inizia automaticamente la condivisione dei beni, con relativa decisione della separazione. Prima dell’unione, tramite apposita convenzione stipulata da un notaio (che dovrà poi essere trasmessa e prodotta all’Ufficiale dello Stato Civile al momento della celebrazione o della trascrizione del matrimonio).
Se una coppia, avesse una casa di proprietà, al momento del divorzio, a chi viene affidata? Durante la procedura di separazione, probabilmente l’abitazione è uno dei centri principali di una disputa. Di solito, la casa, viene affidata al genitore che dovrà custodire i figli.
Ma quando conviene e quando non conviene la separazione dei beni?
La separazione dei beni, più o meno conviene quando uno dei due sposi uno gestisce un’impresa commerciale e in caso di fallimento o debiti, il coniuge e i suoi beni non vengono coinvolti per non recare danni economici.
Per fare la separazione dei beni è necessaria una convenzione da stipulare tra i coniugi e questa ha valore solamente qualora ci sia il consenso da parte di entrambi.
Dall’altra parte, non sarebbe conveniente, la separazione dei beni, qualora, l’altro coniuge, non sia in una condizione economica alquanto favorevole per affrontare poi la situazione. Dopo la separazione, infatti, lo stato potrebbe essere risolto, tramite ordinamenti, con polizze vita e testamenti a favore di quest’ultimo da parte del coniuge economicamente più forte.