In arrivo per i percettori di reddito di cittadinanza una comunicazione via sms della quale devono tener conto
Il reddito di cittadinanza sta vivendo in queste settimane nelle novità che riguradano la sua trasformazione futura in una nuova prestazione sociale. Si tratta quindi degli ultimi mesi di vita della misura che dal 2024 sarà sostituità da altri interventi. Al momento per tutti i cosiddetti occupabili tra i 18 e i 65 anni di età il reddito di cittadinanza avrà durata di soli 7 mesi.
Le altre categorie come famiglie con minori, o disabili e anziani a carico la durata resterà di 12 mesi, fino al 2024 come detto in precedenza. Secondo le statistiche più recenti gli occupabili che percepiscono il sostegno contro la povertà e per il reinserimento nel mondo del lavoro sono circa 660mila.
Ma a mutare non solo la durata della misura per queta categoria. Anche l’obbligo dell partecipazione a corsi di aggiornamento professionale per un periodo di sei mesi, quello di completare il ciclo scolastico di almeno 10 anni per gli under 29 e la piena disponiblità ad accettare la prima proposta di lavoro utile sono diventati strettamente necessari.
Quindi tra le novità la ripresa delle convocazioni dei Centri per l’Impiego per i percettori della misura per la loro obbligatoria presa in carico, con l’obiettivo della ricerca di occupazione. Coinvolti in queste convocazioni anche i percettori della Naspi. I contatti hanno luogo mediante sms con data e luogo dell’appuntamento.
I colloqui hanno luogo per seguire i termini della normativa vigente, anche in vista delle modifiche che avverrano con la nuova misura denominata MIA (Misura Inclusione Attiva). Ad inviare le convocazioni non solo i Centri per l’Impiego (CPI), ma anche i Comuni per coloro i quali hanno già sottoscritto il Patto per il Lavoro nelle settimane e nei mesi precedenti.
Va ricordato che la presentazione alle convocazione arrivata non è un’opzione alla quale si può anche non rispondere. L’assenza che non ha un motivo giustificato e valido rischia di determinare le sanzioni previste dalla legge, tra cui senz’altro la sospensione della prestazione. Quindi meglio rispondere positivamente e presentarsi all’appuntamento prestabilito, a meno che non sia presente una valida giustificazione.