Lo sapevi che ci sono dei casi in cui potresti ricevere un rimborso dalla ditta edile che hai assunto? Ecco quale
Ebbene sì, ci sono delle situazioni molto specifiche in cui potremmo dover essere noi a meritare un rimborso da una ditta edile a cui abbiamo deciso di rivolgerci, e non magari il contrario. Nonostante non sempre si verifichi questa situazione così particolare, noi di PensioniOra siamo qui oggi per scoprire insieme come comportarvi e soprattutto come fare.
Solitamente, si parla di rimborso da parte di un’impresa edile in una specifica situazione, ovvero quando la stessa non rispetta i tempi che erano stati precedentemente accordati per quanto riguarda la messa in opera e la fine dei lavori stabilito. Questa situazione, come potrete facilmente immaginare, può comportare la fuori uscita di danni anche per chi è il committente dei lavori in questione, il quale potrebbe quindi decidere di chiedere un rimborso e di iniziare una causa legale.
Un ritardo nei lavori prestabiliti con una ditta edile, infatti, non rappresenta solo uno scomodo e spiacevole evento, ma può anche comportare un vero e proprio danno per il committente che si ritrova a dover quindi agire anche per vie legali per far rientrare questo deficit organizzativo e soprattutto economico. Proprio per questo motivo, questa situazione di ritardo da parte di un’impresa edile è una delle poche che prevede il rimborso da parte della stessa.
Continuate a leggere insieme a noi di PensioniOra per saperne di più. Innanzitutto, come prima cosa, cerchiamo di capire in che modo si può calcolare il rimborso che dobbiamo ricevere da una ditta edile qualora siamo vittime di un ritardo nei lavori rispetto ai tempi prestabiliti. Come certamente avrete fatto, per tanto, al momento di stipula del contratto avrete stabilito ben due aspetti.
Il primo inerente ai tempi di consegna del lavoro finito, mentre il secondo inerente a una penale giornaliera proprio per un possibile ritardo. Di solito, questa penale, va intorno ai cento euro per giornata, portando quindi il rimborso anche sui settecento euro nel caso di una settimana di ritardo.