Le mascherine Ffp2, simbolo della protezione contro il covid-19, sono ancora obbligatorie? E dove? Andiamo a vedere
Le mascherine Ffp2, le tanto famose protezioni contro il coronavirus, probabilmente non scompariranno mai. Sono state e saranno ancora il simbolo per evitare la diffusione di una malattia che ha invaso tutto il pianeta e che sarà sempre bene conservarne qualcuna, per sicurezza.
Quando scattò la zona rossa in Italia, circa 3 anni fa, ci furono enormi file alle farmacie, supermercati negozi per accaparrarsene il maggior numero possibile per evitare contagi. Ma come sappiamo la situazione è nettamente migliorata, e in alcuni posti, si può stare tranquillamente senza. Ma attenzione, in altri luoghi, è ancora obbligatoria.
Mascherina anti covid, dov’è ancora obbligatoria?
Lo scorso mese di ottobre, il Consiglio dei Ministri si riunì, per valutare la situazione della pandemia in Italia, che è diminuita e per “liberare” i cittadini dall’obbligo della mascherina Ffp2. Quindi, nei luoghi come musei, o di spazi aperti, dove praticare sport, palestre, piscine, o alberghi, indossare la mascherina non è più un obbligo.
Questa decisione, comportò anche la liberazione dell’obbligatorietà dal green pass, senza il quale, ricordiamo non si poteva entrare da nessuna parte, dall’esecuzione del tampone e dei vaccini. E nelle scuole? Anche nei luoghi maggiormente frequentati dai ragazzi, come le classi, non vige più l’obbligatorietà.
Anche nei mezzi pubblici, quali bus, tram, metro, è consigliabile averla sempre a portata di mano, ma non è obbligatoria indossarla. Ma dove, è ritenuta ancora importante da tenere, senza evitare problemi? Il consiglio dei Ministri, ritenne ancora opportuno allungare la proroga dell’utilizzo fino a fine anno negli ospedali, nelle Rsa, nelle strutture socio sanitarie e socio assistenziali, compresi gli ambulatori e gli studi medici.
Per quanto riguarda invece gli aeroporti, ci saranno ancora particolari test antigenici, soprattutto per chi proviene dalla Cina, paese dove purtroppo si sviluppò il virus.
Ricordiamo che lo scorso protocollo emanato nel mese di ottobre 2022, sottolineava che per i lavoratori in luoghi pubblici prima di entrare in ufficio è ancora obbligatorio sottoporsi al controllo della temperatura corporea e qualora risultasse superiore a 37,5°C non sarà consentito l’accesso ai luoghi di lavoro.
Quindi, la situazione è migliorata, ma un po’ prevenzione non fa mai male.