Accade nel caso di morte di uno zio senza figli. Quali sono i beneficiari dell’eredità di un conto corrente del defunto, cosa dice la norma
Le vicende di una famiglia possono essere molto particolari e controverse, con eredità e lasciti che finiscono in rivalse e processi. Infatti non è raro che la decisioni rispetto all’eredità di un defunto, sia di un giudice al termine di un procedimento. Si tratta di una situazione diffusa quanto dolorosa per le persone coinvolte. Situazioni del genere capitano sovente quando non sia presente un testamento valido e gli eredi non riescono a trovare un accordo.
La stessa norma richiede un tentativo di accordo tra le parti prima di un procedimento civile. Il Codice civile infatti accorda molto spazio ai casi e alle situazioni legate all’eredità e al compimento delle volontà di un defunto, sempre che queste non vadano contro la normativa esistente.
La norma ha prevista una casistica molto attenta nella suddivisione dei beni del defunto, qualora manchi un testamento valido. Il Codice valuta gradi di parentela e quote spettanti. Vi sono infatti familiari che hanno sempre diritto a una quota dell’eredità, i cosiddetti legittimari (coniuge, figli legittimi e naturali, ascendenti legittimi). Come si vede i figli hanno sempre diritto a una quota, ma cosa accade nel caso di un defunto senza figli?
La legge prevede che se il defunto non abbia lasciato il testamento l’eredità vada divisa attraverso quella che è definita successione legittima. In sostanza è la norma a definire chi deve ereditare. La priorità è ai parenti più prossimi, mentre esclude i più lontani. Nel caso della morte di un coniuge senza figli, l’eredità va interamente al coniuge sopravvissuto se non ci sono altri parenti prossimi, come genitori, fratelli e sorelle
Va per 2/3 al coniuge e per 1/3 ai fratelli e sorelle, se presenti (questi si divideranno la quota in parti uguali). L’eredità va interamente a fratelli e sorelle se non ci sono altri parenti prossimi, il coniuge è morto per esempio. Se il defunto non ha coniuge, né fratelli e sorelle scomparsi a loro volta, ma con figli (i nipoti del de cuius), l’eredità va ai nipoti.