Scopriamo a quanto potrebbe ammontare la tua pensione se ottieni un pagamento lavorativo inferiore ai 1000€
Dopo tanti e tanti anni di lavoro e sacrifici, per persone che hanno passato la loro vita ad ottenere stipendi per portare avanti la propria vita e quella della loro famiglia è normale che ad un certo punto si comincia a pensare alla propria pensione e a quanto sarà la somma che si riceverà un giorno.
Obiettivo di ogni persona, che lavora anche da tempo, è sempre quello di poter ottenere una cifra maggiore nel proprio stipendio mensile. Purtroppo i costi della vita sono aumentati, dalle fatture ai prodotti alimentari e cifre vicine ai 1000 euro non sono sufficienti per una tranquilla stabilità.
Pensione se guadagni meno di 1000€
Come sappiamo, un lavoratore, con il reddito che ottiene, deve versare i propri contributi allo Stato, per poi “rivedere” questo denaro, al termine della propria carriera lavorativa. Per sapere quanto si otterrà di pensione, bisogna analizzare il tasso di sostituzione.
Cos’è il tasso di sostituzione? Si può facilmente spiegare come il rapporto, misurato in termini percentuali, tra l’ultimo stipendio percepito prima del pensionamento e il primo assegno pensionistico. Quindi attraverso questa modalità è anche più facile calcolare e sapere quale sarà la somma della pensione con un reddito inferiore ai 1000 euro.
Se un impiegato ottiene un bonifico più o meno inferiore a 1000 euro, con un’età di 65 anni e circa 43 anni di contributi versati, la cifra della pensione sarà pari a 700 euro. Non proprio il massimo, dopo anni di lavoro ed impegno.
Ricordiamo che, il sito ufficiale dell’INPS, dà la possibilità di poter “calcolare” la somma della propria pensione attraverso una simulazione. Ma come è possibile?
- controllare i contributi che risultano versati in INPS e comunicare all’Istituto i periodi di contribuzione mancanti tramite la funzionalità di segnalazione contributiva;
- conoscere la data in cui si matura il diritto alla pensione di vecchiaia o anticipata;
- calcolare l’importo stimato della pensione “a moneta costante”, cioè a prescindere dall’andamento dell’inflazione;
- ottenere una stima del rapporto fra la prima rata di pensione e l’ultimo stipendio (tasso di sostituzione);
- ipotizzare la sospensione del lavoro, inserendo la data in cui interrompere l’attività lavorativa;
- scegliere il fondo su cui basare la simulazione.