Ecco cosa significa, in termini economici e fiscali, ereditare la casa o altri immobili direttamente da mamma e papà. Di cosa si parla
Un lutto in ambito rappresenta, qualunque siano le condizioni e le circostanze, un evento dai tratti traumatici che mette a soqquadro gli equilibri dei componenti superstiti. Negli status familiari meno abbienti, ovviamente, la voragine – sotto ogni punto di vista – lasciata da una presenza che non c’è più, acuisce in termini peggiorativi le condizioni in essere. In un momento storico come quello presente, tale percezione si manifesta con particolare sensibilità.
Se poi la persona deceduta corrisponde con la figura del titolare unico di un reddito, le problematiche che colpiscono gli altri membri non sono soltanto di tipo affettivo. In tal senso, a fronte del coniuge superstite e/o di figli non economicamente autosufficiente, l’INPS destina una quota percentuale del trattamento previdenziale nel caso in cui il due cuius fosse un pensionato. Si parla della cosiddetta pensione di reversibilità.
Successione immobili, quali imposte sono da pagare sulla casa dei genitori
Il soggetto scomparso può essere un lavoratore e al contempo essere titolare di beni mobili e immobili. Un caso piuttosto fortunato per soggetti privi di reddito autonomo; ma anche se dotati dello stesso, l’ordinamento legislativo è in grado di gestire la trasmissione di tali beni fino al sesto grado di parentela, e dunque anche in assenza di un vero e proprio testamento olografo. Tuttavia, le volontà scritte non possono prescindere dalle quote di successione stabilite dalla legge nei confronti della linea diretta.
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Dunque, il conto corrente, depositi di risparmi e titoli di investimento, così come la titolarità della prima casa o di altri immobili (con le eventuali rendite), passano di mano, in primis, all’altro coniuge e ai figli; in assenza di questi ultima, il trasferimento può coinvolgere fratelli, sorelle, genitori ancora in vita; purché a carico del defunto. La cosiddetta successione dei beni produce degli adempimenti fiscali da assolvere. Il bene immobile del genitore comporta da parte dei figli il pagamento della imposta di successione se il valore immobiliare supera 100mila euro.
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Prima dell’assolvimento dell’imposta, occorre presentare la dichiarazione di successione presso l’Agenzia delle Entrate. L’imposta equivale al 4 per cento calcolato sul valore dell’eredità, quella parte oltre il milione di euro; se l’erede è disabile, la soglia supera il milione e mezzo. L’altro pagamento è quello dell’imposta ipotecaria in base all’aliquota del 2 per cento sul valore della casa. Infine, l’imposta catastale: pari all’1 per cento. L’erede può compensare queste uscite spostando la residenza presso l’immobile ereditato, in modo da beneficiare delle agevolazioni fiscali.