In alcune Regioni, queste categorie di automobilisti ambiscono a forme di esenzione del bollo in via temporanea o permanente. Di chi si tratta
Quella dell’inquinamento è una lotta che, soprattutto nelle grandi città, impegna le Amministrazioni più o meno seriamente. Certo, la convivenza dell’aspetto produttivo di un contesto urbano (che quasi sempre si traduce nello spostamento di merci) si concilia difficilmente con la salubrità dei polmoni dei cittadini, vittime e allo tempo carnefici verso un orizzonte che non presenta ancora un taglio deciso (anzi) al fattore-causa principale: le automobili.
Sovente, i Comuni rilasciano l’etichetta “ecologica” a quelle domeniche all’insegna di un weekend sostenibile su due ruote (in bicicletta, ovviamente); tali giornate appaiono come parentesi sterili di fronte agli impietosi dati ambientali dello smog feriale. Ciò nonostante il numero di vetture sulle strade aumenta, come sale la qualità delle severe certificazioni sui gas di scarico dei mezzi; il secondo aspetto, evidentemente, non compensa il primo.
Niente bollo da pagare in queste Regioni
L’incentivazione al trasporto pubblico risulta la soluzione più efficace per abbattere il ricorso massivo al veicolo privato; a patto però che il potenziamento della rete pubblica diventi un obiettivo politico ed un impegno di lungo termine. Per molti cittadini, rinunciare all’auto è una vera chimera, e non soltanto per chi, col proprio mezzo, ci lavora. Rappresenta uno status troppo ambito per immaginarsi a vivere senza.
Eppure c’è al contempo una profonda consapevolezza della esosa dimensione economica dell’auto di proprietà: il rifornimento di carburante quotidiano, la ricorrente manutenzione (ordinaria e straordinaria), gli extra autostradali dei caselli e, infine, gli obblighi di legge, ossia la polizza assicurativa e il bollo auto. L’ultimo, in particolare, è la tassa meno tollerata dagli automobilisti, cioè la tassa sul possesso del mezzo. Anche tale pagamento, però, presenta delle forme di esenzione nei confronti di determinati destinatari.
I disabili ricorsi alla Legge 104 notoriamente non pagano il bollo auto. Altri possessori invece possono beneficiare di uno sconto del 50 per cento, in particolare i proprietari di auto storiche. Spesso, però, le regole variano di Regione in Regione, includendo anche bacini più ampi dispensati dal pagamento annuale. Alle Regioni stesse spetta la volontà di decidere le tabelle degli importi del bollo stesso. In Lombardia, ad esempio, niente bollo per i ciclomotori con una potenza di 50 cc e per le minicar. Altra variabile è la capacità di inquinamento; in diverse Regioni, sono esentati i possessori di auto elettriche nei primi cinque anni di immatricolazione. In Lombardia ed in Piemonte, esenzione totale anche dopo il quinto anno.