Attenzione a non commettere questi errori, per ottenere il reddito di cittadinanza. Sono previste dure sanzioni
Il reddito di cittadinanza è un bonus statale con l’obiettivo di poter aiutare un singolo o un’intera famiglia qualora si trovasse in gravi difficoltà economiche, quindi incapaci di poter affrontare le spese di vita, come acquisto di alimenti o pagamenti di fatture, tasse e soprattutto medicinali.
Il reddito di cittadinanza, ha inoltre l’obiettivo di migliorare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, aumentare l’occupazione e contrastare la povertà e le disuguaglianze. Per ottenere il RdC è importante presentare un ISEE (Indicatore di Situazione Economica Equivalente) aggiornato inferiore a 9.360 euro annui.
Errori che fanno perdere il reddito di cittadinanza
Come ben sappiamo dopo l’approvazione della nuova Legge di Bilancio del nuovo Governo Meloni, il reddito di cittadinanza nel 2023, ha subito forti restrizioni, con la totale cancellazione prevista per il 2024. Cosa bisogna evitare per non subire gravi sanzioni riguardanti il RdC?
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Purtroppo l’Italia è un paese pieno di “furbetti” che hanno approfittato di false documentazioni per ottenere il sussidio. L’articolo 7 del decreto legislativo 4/2019, dice che il “fatto costituisca più grave reato, chiunque, al fine di ottenere indebitamente il beneficio di cui all’articolo 3, rende o utilizza dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non vere, ovvero omette informazioni dovute, è punito con la reclusione da due a sei anni”.
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Altro illecito penale, prevede invece la reclusione da 1 a 3 anni, per chi, dopo aver ottenuto il versamento non dichiara le variazioni reddituali patrimoniali, anche se derivanti dal lavoro cosiddetto “in nero”, o non fornisce tutte quelle altre informazioni tenute ad essere comunicate o comunque rilevanti ai fini della revoca o della riduzione del beneficio economico concesso con il conseguimento del reddito di cittadinanza.
Altri errori da evitare, possono anche essere non voluti, come quello di mancate segnalazioni di guadagni di altri componenti della famiglia. Su questo punto, è necessario riempire il quadro E del modello SR-180, all’interno del quale bisogna inserire i lavori di svolgimento all’interno della presentazione della domanda che non sono inseriti all’interno dell’ISEE.
Altri termini da rispettare, per evitare anche la perdita del sussidio, sono l’accettazione delle proposte di lavoro, o per la partecipazione a corsi di formazione o stage per essere inseriti in nuovi impieghi. Qualora non si accettassero proposte, il reddito verrà subito sospeso.