Cosa accade per le cartelle esattoriali ala vaglio delle amministrazioni, una nuova possibilità per i contribuenti di evitare i pagamenti
Con il tempo la discussione sullo stralcio e la definizione agevolata delle cartelle esattoriali continua. L’Agenzia dell Entrate Riscossioni sta tentando di risistemare tutto il magazzino fiscale. Grandi quantità di cartelle esattoriali, molte delle quali molto datate, ed una parte non esigibili, ingolfano la struttura della riscossione. In special modo da quando dopo 2 anni di covid gli agenti hanno riassunto il loro lavoro e decine di migliaia di cartelle esattoriali sono state spedite.
Proprio la cosiddetta pace fiscale è stata centro delle discussioni durante e dopo la campagna elettorale con il nuovo governo alle prese con una riforma complessiva del sistema fiscale che prendeva spunto proprio dall’idea di arrivare a una risistemazione dei sospesi per milioni di contribuenti.
Cartelle esattoriali addio per quelle di piccolo importo?
La legge di bilancio hdato un aprima indicazione delle possibilità di stralcio e definizione agevolata di migliaia di pratiche fiscali di piccola entità che pesavano su Erario e cittadini. La soluzione dello stralcio ma soprattutto della cancellazione automatica delle cartelle entro i 1000 euro fino al 2015 è stata accolta con soddisfazione da molti contribuenti, ma riguardava esclusivamente i provvedimenti emantati dalla amministrazioni centrali, escluse quindi quelle locali. Si intende multe e sanzioni stradali per esempio.
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I Comuni avevano tempo fino al 31 gennaio per decidere se aserire alla cancellazione integrale prevista dal governo. Con il decreto Milleproroghe il termine è stato spostato al 31 marzo. L’annullamento riguarderà anche aspetti precedentemente non toccati dai provvedimenti. Infatti i Comuni e in genere le amministrazioni locali potranno annullare le cartelle, inclusi capitale e interessi per ritardata iscrizione a ruolo. Mentre per quelle fino al 1° gennaio 2023 potranno applicare lo stralcio integrale ai debiti d’importo residuo fino a 1.000 euro.
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Si tratta di somme che possono diventare anche ingenti e che quindi rappresentano per i debitori un peso in meno da sopportare. A questo punto sarà la decisione delle singole amministrazioni locali ad essere determinante per la sorte di queste carte, mentre per le istruzioni di stralcio per i comuni e di definizione agevolate per cittadini che vogliono accedere alla definizione agevolata, rottamazione sono presenti sul sito dell’Agenzia.