I contributi volontari sono aumentati. Per ottenere una pensione, o anche pensione più alta, quest’anno i costi sono maggiori
Chi vuole andare in pensione, o sta pensando di farl oa breve, deve iniziare a farsi i conti, per capire a quanto ammonterà l’assegno finale. A arte coloro che hanno lavorato per 18 anni prima del 1996, la maggioranza del calcolo dell’assegno sarà basata sul sistema contributivo, in opposizione al retributivo, o sul sistema misto, che in ogni caso predilige i contributi come valori fondanti l’assegno. Se si vuole innalzare un pochino la propria posizione si possono riscattare alcuni contributi, come ad esempio quelli per gli anni della laurea. Ma esclusivamente per il numero di anni previsto dal piano di studi. Ed il titolo deve essere stato conseguito.
Oppure ci si può riferire ai contributi volontari. Sostanzialmente si tratta di contributi versati direttamente dall’interessato alla propria cassa previdenziale, per fare montante contributivo in prospettiva della pensione. Questo capita quando il professionista non esercita, e dunque non versa contributi. Tuttavia può continuare a versarli autonomamente, anche se è una pratica piuttosto costosa. Quanto costano i contributi volontari nel 2023.
Pensione, l’aumento dei contributi volontari nel 2023
I contributi volontari servono dunque ad avere una continuità contributiva anche dopo aver cessato l’attività lavorativa subordinata. Una circolare dell’INPS comunica i numerio del costo dei contributi volontari per il 2023. E si può facilmente notare che sono aumentati, dunque ancora più onerosi per chi vuole andare in pensione non troppo tardi. La circolare n. 22/2023 in cui sono contenute le consuete tabelle per la generalità dei lavoratori dipendenti ed autonomi iscritti all’Inps.
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Per coprire un anno di contribuzione volontaria nel 2023 è necessaria una spesa minima di 3.898 euro rispetto ai 3.606 euro dell’anno precedente. Significativo ancheil dato che continuano ad aumentare le aliquote per i collaboratori under 21. Si tratta del 23,25% per gli artigiani e del 23,73% per i commercianti.
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I soggetti privi di tutela previdenziale, ad esempio i non assicurati ed i non titolari di pensione, per il 2023 pagheranno il 33%. Il 25% per le partite IVA. Tutto questo allo scopo di aumentare i contributi della propria cassa previdenziale e poter andare in pensione presto.
