La necessità è l’esodo dei lavoratori più anziani per effettuare ricambio di organico aziendale. Chi può andare in pensione 7 anni in anticipo
Si sa che l’Italia è un Paese con una società anziana, e lo sarà sempre di più dato che per ora è ancora attiva la Legge Fornero che impone ai lavoratori di rimanere sul posto di lavoro fino a 67 anni – con un minimo di 20 anni di contributi – altrimenti fino a 71 anni. Questo comporta un’assenza del ricambio generazionale che aumenterebbe l’occupazione giovanile, sia nel settore pubblico che in quello privato. D’altro canto, richiedere pensioni in anticipo, ove possibile, potrebbe penalizzare l’assegno. E le nuove prospettive sulla pensione – non delle più rosee, faranno focalizzare l’assegno sul montante contributivo.
Dunque per sperare di riuscire ad avere una pensione decente si deve iniziare a maturare contributi molto presto. E questo non è possibile senza un ricambio generazionale delle professioni. La Legge Fornero, insieme a decreti del nuovo Governo, dà ad alcuni dipendenti la possibilità di andar in pensione con 7 anni d’anticipo rispetto al dovuto. Di chi si tratta.
Pensione con 7 anni di anticipo, chi la può ottenere
L’art. 4, c. 1 e 2, della L. 92/2012, ha introdotto quella che si chiama la Isopensione. Ovvero la possibilità, per le aziende con eccedenza di personale, e con numero di dipendenti superiore a 15, di stipulare degli accordi con i sindacati per mandare in anticipo in pensione i lavoratori a cui mancassero 4 anni per la pensione o per l’anticipata. Dunque 60 anni per la Fornero. In questo modo, da accordi, il datore di lavoro si impegna a versare l’assegno sostitutivo della pensione che giunge al lavoratore tramite l’INPS – anche chiamato assegno di esodo – ed anche per la contribuzione correlata.
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In questo modo il lavoratore in uscita anticipata di sette anni, come inserito nel decreto Milleproroghe, avrà le tutele necessarie fino al raggiungimento dell’età pensionabile senza avere perdite in termini di assegno.
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Si deve inoltre sottolineare che l’isopensione:
- non gode della perequazione automatica all’indice ISTAT;
- non spettano i trattamenti a nucleo familiare (ANF);
- non possono essere effettuate trattenute, ad esempio per riscatti e ricongiunzioni o per la cessione del quinto .
