Il controllo delle emissioni di anidride carbonica ha portato alcune Regioni ad introdurre limitazioni sull’uso del pellet
L’inquinamento ambientale in Italia è piuttosto emergenziale, al punto che ogni anno la Penisola riceve una sanzione dalla Comunità europea per aver superato i parametri di tollerabilità di Co2. Ed a poco servono a quanto pare le domeniche ecologiche. La circolazione su strada di auto obsolete è ancora il primo responsabile dell’inquinamento, insieme agli scarichi delle fabbriche. Non solo, anche i sistemi di riscaldamento sono sotto la lente d’ingrandimento. Anche quelli in cui si utilizza il pellet, anche chiamato termostufe ad accumulo alimentate a biomassa.
Sostanzialmente la combustione produce naturalmente l’anidride carbonica. Tuttavia ci sono alcune combustioni che sono particolarmente inquinanti, ed i sistemi di riscaldamento obsoleti ne fanno parte. Quindi attenzione alle caldaie vecchie, anche per motivi di sicurezza, ed anche alle vecchie stufe a pellet. Anche perché in alcuni casi èstato introdotto il divieto di utilizzo.
Da questo discorso è conseguita la restrizione sui riscaldamenti, che quest’anno è stata più limitante degli ultimi anni. E non solo. Per limitare l’accumulo di inquinamento, alcune regioni, particolarmente soggette ai danni della Co2, hanno introdotto dei divieti anche alle abitazioni private. Che riguardano anche la stufa a pellet. Chi infrange queste regole può diventare soggetto a sanzione fino a 5mila euro.
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In Lombardia, i cittadini che utilizzano stufa a pellet di data antecedente al 2006, sono soggetti ad infrazione. Il divieto proviene dall’alto tasso di inquinamento della Regione. Solo i modelli più recenti con quattro o cinque stelle sono ammessi sul territorio regionale.
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In Emilia Romagna c’è il divieto di utilizzo della stufa a pellet di classe uno e due stelle al di sotto dei trecento metri di altezza. In Piemonte è stato deliberato il divieto di installare generatori di calore alimentati a biomassa legnosa con una potenza nominale inferiore a 35 kW e classe inferiore alla tre stelle. In Veneto è stato vietato l’utilizzo di camini e stufe a legna di classe inferiore alle tre stelle e non è consentito installare in casa generatori di calore di classe inferiore alle quattro stelle.