Arriva un aiuto a queste partite iva con figli

Ecco di quali vantaggi possono beneficiare i lavoratori con questa particolare partita iva ed in possesso di questo stato di famiglia. Di cosa si parla

quali benefici per partite iva con figli
Partita Iva (Foto Adobe – pensioniora.it)

Già dalla fine dell’anno dell’anno precedente si sono avuto positive indiscrezioni dalla lettura della manovra di governo. Le conferme sono arrivate sin dai primi giorni del 2023 con l’approvazione della legge di bilancio. Oltre ai provvedimenti strettamente legati alla materia della crisi energetica, sul fronte del reddito, le famiglie sono state oggetto di una particolare attenzione.

Specie per i nuclei familiari dei lavoratori dipendenti, ma anche di quelli appartenenti a pensionati e ad inoccupati che percepiscono sussidi, assume particolare luce il rinnovo dell’Assegno Unico e universale, erogato dall’INPS per ciascun figlio minorenne o disabile a carico. Giunto alla seconda annualità di erogazioni, i pagamenti avranno inizio entro il mese in corso sia a favore dei nuovi richiedenti, sia per coloro che hanno presentato la domanda di rinnovo.

Ecco quale aiuto economico viene erogato alle partite iva con figli

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Famiglia (Foto Adobe – pensioniora.it)

Troppo spesso sono ignorati dai riflettori della cronaca fiscale, ma in realtà una popolazione sempre più in crescita; il riferimento è ai lavoratori in possesso di partita iva, in costante aumento su diversissimi settori delle professioni. Si può immaginare quale prima porta di accesso al lavoro autonomo l’apertura di una partita iva – cosiddetta – a regime forfettario. A ben guardare, anche questa tipologia di lavoratori è inclusa tra i beneficiari dell’Assegno Unico, se hanno a carico un nucleo familiare sopradescritto.

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L’adesione al regime forfettario delle partite Iva permette di guadagnare numerose ed importanti agevolazioni economiche e fiscali. Come molti stanno, per converso, sono presenti anche diversi limiti, come quelli del reddito e quelli relativi all’impossibilità di dedurre costi ai fini della determinazione del reddito imponibile. È il coefficiente di redditività a determinare il reddito imponibile dei soggetti in regime forfettario.

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La presenza di figli a carico in base ai requisiti necessari per ottenere l’Assegno Unico, permette di acquisire per ciascun soggetto a carico una somma mensile erogata per il sostegno alle spese del mantenimento e della crescita. Il tutto, nella misura congrua dei livelli reddituali comunicati dalla dichiarazione ISEE. Più l’ISEE è basso e più alto è l’assegno mensile: fino a 15mila euro all’anno, ad ogni figlio viene corrisposto mensilmente un contributo di 175 euro, a cui si aggiungono 30 euro di maggiorazione.

 

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