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RdC marzo | Queste persone avranno doppia ricarica

In arrivo la ricarica RdC del mese di marzo, per alcuni ci sarà una buona notizia vediamo del dettaglio di che si tratta

Reddito di Cittadinanza (Foto Adobe – pensioniora.it)

Continuano nel corrente mese di marzo le erogazioni del Reddito di Cittadinanza, in attesa delle novità sulla prestazione che si stanno delinenado in queste settimane. Un elemento che ha caratterizzato il mese scorso è stato lo stop dell’erogazione per quanti non avevano presentato il nuovo Isee 2023, contenenete tutte le informazioni reddituali e patrimoniali della famiglia che riceve il sussidio di lotta alla povertà e reinserimento nel mondo del lavoro.

Quindi nel mese di febbraio chi non aveva una nuovo Isee 2023 in corso di validità aggiornato si è visto sospendere il Reddito di Cittadinanza e le altre prestazioni legate all’Isee, rischiando di dover poi presentare una nuova domanda.

RdC quando c’è la ricarica del mese di marzo

Reddito di Cittadinanza (Foto Adobe – pensioniora.it)

Chi non presenta la nuova documentazione ha i pagamenti bloccati fino al mese successivo a quello di nuova presentazione. Solo con tutta la documentazione in regola l’Inps provvede all’erogazione degli assegni fino al recupero degli arretrati con le mensilità in corso. A questo punto si può dire che chi ha provveduto nello scorso mese a inviare la nuova documentazione avrà a marzo una doppia erogazione.

Le date utili per i pagamenti della misura sono le seguenti:

  • l 15 del mese (cambia solo se il 15 è festivo), in cui hanno diritto alla carica quelli che attendono il versamento degli arretrati o della prima mensilità, in assoluto o successivamente al rinnovo;
  • il 27 del mese (anche in questo caso salvo giorni festivi), quando percepiscono quegli assistiti che aspettano dalla seconda all’ultima mensilità del Reddito di Cittadinanza.

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Ci saranno quindi molti casi di percettori del sussidio che avranno una ricarica già alla prima metà del mese e una seconda alla fine con le scadenze appena indicate. Va ricordato poi che in base alle variazioni reddittuali presentate ci potrebbero essere tagli o aumenti della prestazione rispetto a quella ricevuta nel corso del 2022.

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Con l’attuale stretta dei controlli sui percettori, la documentazione deve essere assolutamente presentata per evitare ritardi e attese, considerando che questo potrebbe essere l’ultimo anno di erogazione della misura prima di una sua completa riforma o abolizione.

Pubblicato da
Vincenzo Pugliano