Può una persona accettare l’eredità senza però accettare i debiti? Ci si può avvantaggiare solo dei beni? Scopriamolo insieme
Quando un nostro parente viene a mancare non possiamo non essere che tristi per quanto accaduto. Dopo l’organizzazione del funerale e dei vari adempimenti burocratici, possiamo essere sopresi dal fatto che siamo stati citati all’interno di un testamento per quanto riguarda l’eredità.
In questo caso possiamo scegliere di rifiutare l’eredità o, in caso contrario, di accettarla. Ma quando accettiamo una eredità e quindi siamo beneficiari di beni, dobbiamo anche accollarci i debiti del de cuius o, invece, possiamo esserne esenti? Scopriamo insieme questo rilevante dettaglio.
Eredità: si possono accettare solo i beni e non i debiti?
Nel caso in cui un nostro genitore è venuto a mancare e aveva delle cartelle esattoriali da pagare i superstiti, accettando l’eredità, dovranno accettare anche quelli che erano i suoi doveri e diritti, inclusi anche gli eventuali debiti contratti in vita. Quindi se si accetta l’eredità si accetta anche l’eventuale debito tributario e le cartelle esattoriali andranno saldate.
I debiti che sono ereditati in questo caso riguardano le cartelle esattoriali e non le eventuali sanzioni accessorie che restano in capo al defunto e non si trasmettono all’erede. Dovrà invece essere saldata l’imposta: in questo caso l’erede deve rivolgersi all’Agenzia delle Entrate e chiedere che sulla cartella in questione non siano caricate anche le sanzioni.
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Tramite l’accettazione con beneficio di inventario, però, si possono tenere distinti il patrimonio del defunto e quello dell’erede. Ciò significa che l’erede non potrà essere tenuto a pagare i debiti del defunto oltre quanto abbia ricevuto per effetto della successione. Può essere solo espressa e viene effettuata con dichiarazione ricevuta da un notaio o dal cancelliere del tribunale.
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Per produrre gli effetti voluti, la dichiarazione deve essere preceduta o seguita dalla redazione dell’inventario ossia dell’elenco completo dei beni e dei diritti ereditari. Il termine per effettuare l’accettazione con beneficio è di tre mesi dal decesso del defunto per l’erede che sia in possesso dei beni ereditari.
Quindi ,ricapitolando, con l’accettazione dell’eredità, il patrimonio ereditario e quello dell’erede si fondono. Tuttavia, per evitare conseguenze dannose che deriva appunto dall’assunzione dei passivi ereditari, gli eredi possono percorrere due strade diverse: rinunciare all’eredità (entro 10 anni dalla morte del de cuius) o con l’Accettazione con beneficio d’inventario tenendo separati i due patrimoni.