Può capitare che la bolletta venga recapitata al domicilio oltre la data di scadenza. Come comportarsi e cosa si deve pagare
La digitalizzazione dei rapporti non solo con la pubblica amministrazione ma nche con le aziende di fornitura consente di snellire i procedimenti di pagamento, anche della bolletta. Il metodo antico e più consuetudinario è di andare presso le Poste e pagare lì. Tuttavia non è l’unica modalità. Per chi vuole evitare la fila, può pagare la bolletta della luce o del gas anche presso le tabaccherie autorizzate, a patto che la bolletta abbia il QR code. Al costo della bolletta si deve aggiungere quello della commissione, generalmente corrispondente a due euro.
In ogni caso c’è da considerare che anche il pagamento delle bollette presso le Poste include una commissione, generalmente di 1,50 euro. Ad eccezione degli anziani, che pagano meno. Dunque, a conti fatti, il pagamento alla posta è poco conveniente. Negli ultimi anni molte aziende di fornitura di gas ed energia elettrica richiedono l’addebito bancario automatico del pagamento della bolletta. Questo è un modo molto più semplice ed allo stesso tempo gratuito. Ma è bene controllare le bollette che vengono inviate in modalità digitale, per evitare che ci siano irregolarità.
In ogni caso è ancora molto diffusa la modalità di pagamento della bolletta cartaceo. Con la fattura mensile o bimestrale che arriva direttamente a casa. Può succedere che la bolletta arrivi a ridosso stretto della scadenza, o addirittura oltre la data di scadenza. Se manca poco alla scadenza della bollettqa è opportuno precipitarsi a pagarla.
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Non è impugnabile in alcun modo la bolletta non ancora scaduta. Se al contrario viene recapitata dopo la data di scadenza, si può fare qualcosa. Anche perché dal giorno successivo la scadenza vengono addebitate al cliente anche more ed interessi. Che non è giusto egli paghi se la responsabilità è dell’invio. Ed allora si deve cercare di arrivare alla fonte.
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Il ritardo può essere stato responsabilità di Poste o della azienda di fornitura. È bene inoltrare un reclamo a Poste in cui si chiede l’attestazione della data di consegna in modo da poter dimostrare all’azienda di fornitura che il riardo è dipeso dalla spedizione e nn dalla propria volontà.