L’Inps annuncia la verifica di una categoria di pensionati per procedere alla rivalutazione degli assegni senza commettere errori
A partire dal mese di marzo tutte le pensioni sono soggette alla perequazione annuale sulla base degli incrementi del costo dei prodotti al consumo. Con la legge di Bilancio 2023 la precentuale è fissata al 7,3 per cento e i trattamenti fino a 4 volte il minimo hanno goduto della rivalutazione fin dal mese di gennaio.
Ora sono coinvolte tutte le altre fasce di reddito. Quindi per l’Inps scattano tutta una lunga serie di verifiche su tutta la platea dei beneficiari di trattamenti previdenziali e assistenziali. Questi controlli sono necessari per evitare attribuzioni indebite e rallentamenti nell’organizzazione delle erogazioni, uno dei primi punti è quantificare il bacino d’utenza degli aventi diritto.
Inps valutare il numero dei pensionati per evitare problemi
Uno dei primi obiettivi è censire i beneficiari di pensione Inps che risiedono all’estero. Con l’ausilio di Citibank, gruppo finanziario statunitense che è depositario dei pagamenti per i residenti all’estero, l’Istituto convocherà a partire dal 20 marzo tutti i suoi assicurati che vivono tra Americhe, Europa, Asia, Oceania e Africa per confermare di essere ancora in vita. Il periodo di tempo che i pensionati avranno a disposizione per adempiere a quaesto obbligo è di 4 mesi, nei quali potranno sfruttare le legislazioni locali per attestare l’esistenza in vita.
Per chi risiede in Europa, Africa e Oceania le fasi della procedura di accertamento prende il via dal 23 settembre 2023. Il processo di verifica è complesso poiché l’Inps, mediante Citibank, chiede ai suoi beneficiari di adeguarsi alla normativa locale del Paese di residenza per allinearsi alle nuove regole di erogazione. La partecipazione alla campagna di verifica consentirà di ottenere gli assegni pensionistici per gli anni 203 e 2024.
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Il precedente censimento nel 2017 ha contato ben 480mila residenti in un Paese estero. Di questi la maggior parte in Europa, poi nell’ordine in Canada e negli Stati Uniti, poi in Australia, in America meridionale, Africa, Asia e America Centrale.
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Il valore dei flussi erogati raggiunge e supera in quell’anno la cifra di un miliardo di euro. Ora l’Inps intende ripetere la campagna di verifica per aggiornare la situazione ed evitare inutili sprechi.
