In questi giorni alcuni percettori del RdC hanno segnalato dei problemi riguardo il versamento. Vediamo nei dettagli
Oggi è il primo giorno del mese di marzo, e come stabilito anche dalle comunicazioni dell’INPS, dovrebbero partire tanti indennizzi economici statali, quali reddito di cittadinanza, Assegno Unico, pensioni di vecchiaia e la Naspi. Ma ricordiamo, bisogna essere sempre in regola con i propri documenti.
Il reddito di cittadinanza, per il 2023, ha subito un forte ridimensionamento, dopo l’approvazione della Legge di Bilancio, che verrà versato solamente per 7 mesi. Poi, dal 2024, sarà definitivamente cancellato, per stimolare i cittadini a trovarsi un impiego.
Blocco RdC, cosa sta succedendo?
Una buona fascia di percettori del reddito di cittadinanza, ha cominciato a protestare in quanto, da lunedì 27 febbraio, non sono ancora arrivati i versamenti che dovevano ricevere. Come mai? C’è qualche problema in particolare? Ricordiamo che l’INPS, l’ultimo 31 gennaio ha sottolineato che i percettori saranno coloro che comunicheranno un reddito più basso. Chi troverà un impiego non beneficerà più del RdC.
LEGGI ANCHE: Reddito di Cittadinanza | Doppia sorpresa per tutti
La risposta sta in questa motivazione: il 23 febbraio, sono partite le cosiddette “lavorazioni”, ossia gli accertamenti o gli stop dei versamenti per i beneficiari del sussidio. Questa lavorazione, è rappresentata da tre colori: rosso, arancione e verde. Ma cosa significano? Ebbene saranno presenti nella colonna dei requisiti economici e dell’esito di sintesi.
LEGGI ANCHE: In questo caso puoi lavorare e prendere il reddito di cittadinanza
Come è ben noto, per continuare a ricevere il reddito di cittadinanza, i cittadini, devono obbligatoriamente rinnovare il proprio stato del reddito.
Se sul display della propria applicazione, appare una mano rossa, significa che il reddito di cittadinanza è ormai decaduto. È possibile, infatti, che dal nuovo ISEE sia emerso un superamento della soglia dei requisiti economici necessari per beneficiare della misura.
La mano arancione invece, sta a significare un momento di “attesa” di maggiori controlli riguardo l’erogazione ufficiale del denaro. Come ad esempio, un ritardo, della presentazione dell’ISEE, che non doveva andare oltre il 31 gennaio. Quindi, l’apparizione di una mano arancione sta a significare un controllo più dettagliato, con un possibile ritardo dei contributi.
Se si vede invece una mano verde, sta significare, che tutto è andato nel verso giusto e bisogna solo attendere il versamento previsto nella data.