In arrivo una scadenza molto importante per alcune categorie di pensioni Inps, ecco di che cosa si tratta e cosa si rischia
L’Inps ha iniziato una campagna di sollecito per tutti i titolari di trattamento pensionistico che non hanno inviato comunicazione di reddito nel 2020. Si parla di circa 800mila persone che devono inviare la dichiarazione reddituale. La mancata comunicazione può avere delle conseguenze gravi per gli interessati con la sospensione e la revoca delle misure pensionistiche.
Le comunicazioni vanno inviate mediante modello RED che deve essere inviata all’Inps ogni anno, da tutti coloro che beneficiano di trattamenti previdenziali collegati al reddito. L’istituto può così verificare se i soggetti interessati hanno diritto al trattamento. Red ordinaria 22 si riferisce all’anno 2021, mentre RED solleciti 21 fa riferimento al 2020.
Quali prestazioni sono a rischio, pensioni Inps revocabili
Il RED deve essere inviato da:
- chi presenta il 730 o il modello REDDITI PF ma ha altri redditi che non sono indicati in dichiarazione
- chi presenta il 730 o il modello REDDITI PF ed è titolare di pensioni estere o di reddito da lavoro autonomo;
- chi non ha presentato la dichiarazione dei redditi.
Non presentano RED, i titolari di prestazione legate al reddito che hanno inviato la dichiarazione dei redditi direttamente all’Agenzia delle Entrate. L’Inps verificherà i dati necessari dalla banca dati del Fisco. I trattamenti interessati dalla presentazione del Red sono i seguenti:
- maggiorazioni sociali sulle pensioni e integrazioni al trattamento minimo;
- assegni di invalidità e invalidità civile;
- trattamenti di famiglia;
- pensioni e assegni sociali;
- integrazione di cui all’art. 5 del D.L. 2/7/2007 (quattordicesima).
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Attualmente l’Inps ha in attivo 2 campagne per il recupero del RED, quella ordinaria 2022 (periodo imposta 21) e la solleciti (per il periodo d’imposta 20). La scadenza per ambedue le campagne è il 28 febbraio 2023. Si rischia, non inviando il modello Red, la revoca delle prestazioni integrative e il recupero delle somme percepite in maniera indebita (trattenute di 11 euro mensile per i trattamenti al integrati minimo e trattenute del 10% per gli assegni più consistenti).
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Il modello RED va inviato direttamente all’Inps collegandosi al sito mediante credenziali personali Spid Cie e Cns alle pagien del servizio, rivolgendosi a un Caf, contattando il Contact center telefonico o direttamente presso gli sportelli territoriali Inps.