Alcune categorie di lavoratori, oltre gli invalidi, possono usufruire della pensione anticipata: ecco chi e con che requisiti
Quello legato alle pensioni è da sempre in Italia un tema molto caldo: ogni anno coloro che devono lasciare il mondo del lavoro devono destreggiarsi tra nuove leggi e misure che variano anche a seconda dal governo che si trova al potere. Con la Legge di Bilancio 2023, ad esempio, il governo Meloni ha introdotto Quota 103 e ha prorogato Ape Sociale ed Opzione Donna.
Nelle ultime settimane, poi, si parla della possibilità, per i lavoratori e a partire dal prossimo anno, di lasciare il mondo del lavoro a 62 anni. Ad oggi, invece, ci sono persone che possono andare in pensione a 56 o 61 anni: si tratta dei lavoratori del settore privato con invalidità pari o superiore all’80%.
Non tutti sono poi a conoscenza del fatto che alcuni lavoratori possono lasciare il mondo del lavoro a 56 anni e quindi con un anticipo di 11 anni rispetto la pensione di vecchiaia. Questo tipo di pensione può essere raggiunto da coloro i quali hanno iniziato a lavorare molto presto e possono usufruire o della pensione anticipata o di Quota 41.
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Per quanto riguarda la pensione anticipata, si potrà lasciare il mondo del lavoro alla maturazione di 42 anni e 10 mesi per gli uomini: possono accedere alla pensione a 56 anni coloro che hanno iniziato a lavorare a 13 anni. Per quanto riguarda le donne possono andare in pensione a 41 anni e 10 mesi: bisogna aver iniziato a lavorare a 14 anni.
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Per quanto riguarda invece Quota 41, possono accedere a questo tipo di pensione coloro che hanno compiuto 56 anni e hanno iniziato a lavorare a 15 anni. Quota 41 consente il pensionamento con 41 anni di contributi a tutti coloro che possono vantare almeno 12 mesi di contributi versati prima del compimento dei 19 anni, che hanno totalizzato almeno 41 anni di contributi versati.
Possono usufruire di Quota 41 i disoccupati involontari a seguito di licenziamento che hanno terminato di fruire dell’intera Naspi spettante da almeno 3 mesi; invalidi con percentuale certificata a partire dal 74%; caregiver che si prendono cura da almeno 6 mesi di un familiare convivente con handicap grave titolare di legge 104 e lavoratori usuranti e gravosi.