Busta paga marzo | Forse troverai 150€ in più

A marzo busta paga più ricca per diverse categorie di lavoratiri. Di possono avere fino a 150 euro in più nello stipendio

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Aumento stipendio (Foto Pixabay – pensioniora.it)

L’aumento della busta paga può essere dato da vari fattori, quante sono le voci che la compongoo. Per fare un breve riepilogo, si ricorda che la busta paga è formata essezialmente da tre parti. La prima sezione è quella in cui sono inseriti i dati anagrafici. La seconda mostra lordo e netto dello stipendio, dunque tutti i premi e le trattenute. La terza sezione è quella in cui sono presenti contributi accumulati, TFR, ferie, permessi etc. Ogni voce – eccetto l’anagrafica, ovviamente – può contribuire a cambiare l’importo.

Specialmente le trattenute fiscali. Difatti i bonus solitamente sono degli sconti sulla pressione fiscale, che quindi si traducono in aumento della busta paga. E non solo. Ci sono stati i bonus 150 e 200 per i lavoratori, nelle due tranche antinflazione. Alcuni lavoratori avranno un mese di marzo molto più ricco.

Busta paga marzo, per chi è più ricca

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Aumento stipendio (Foto Pixabay – pensioniora.it)

Ci sono diversi motivi per cui la busta paga di marzo può essere maggiore per diversi lavoratori. Tanto per cominciare, nel terzo mese del 2023 è prevista l’erogazione degli arretrati per i lavoratori del comparto scuola e sanità, in attesa – dal 2019 – che vengano adeguati gli stipendi al nuovo contratto del CNNL. Gli arretrati fra scuola e sanità erogati tra febbraio e marzo potrebbero portare ad aumento della busta paga fino a 2mila euro totali. Mentre per tutti gli altri dovrebbe essere di circa 100 euro, per il mese di marzo.

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I lavoratori dipendenti privati del comparto terziario, del commercio e della grande distribuzione nel mese di marzo attendono la seconda tranche del bonus 350 euro. I primi 200 euro sono arrivati nel mese di gennaio, i restanti 150 dovrebbero arrivare a marzo.

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Inoltre per i dipendenti statali è previsto un aumento dello stipendio dell’1,5%, come compensazione per l’aumento del costo della vita, anche chiamato tasso di inflazione. Questo aumento percentuale sulla busta paga sarà erogato a partire dal mese di marzo per 13 mensilità annuali. Questi aumenti non sono per tutti i lavoratori, ma solo per alcune categorie, quelle sopra indicate.

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