Quali sono le novità per alcune famiglie che beneficiano dell’Assegno unico e universale, cosa devono aspettarsi
Nelle settimane scorse era emerso il caso delle famiglie monoparentali (con un solo genitore) alle quali non era riconosciuto il bonus di 30 euro a ciascun figlio per i genitori lavoratori con ISEE pari o inferiore a 15.000 euro. Alcune richieste del bonus da parte di nuclei monoparentali era state respinte, perché non previsto se a lavorare è un solo genitore, moltre altre famiglie sono state costrette a restituire la somma.
La questione era nata anche perché nei modelli di domanda Inps non era specificati i requisiti (entrambi i genitori titolari di reddito da lavoro) per ottenere questa maggiorazione dell’assegno unico e un numero elevato di famiglie monogenitoriali avevano presentato comunque la domanda. L’Inps con il messaggio del 17 febbraio numero 724 ha fornito delle specificazioni.
Assegno unico, maggiorazione da 30 euro i chiarimenti dell’Inps
Questa maggiorazione non è applicata se a lavorare è un solo genitore ma, tra l’altro, si era creata una discriminazine per i nuclei vedovili. Il ministero del Lavoro ha riconosciuto il versamento automatico del bonus, al secondo genitore percettore di reddito da lavoro, nei nuclei vedovili con decesso dell’altro genitore lavoratore avvenuto nell’anno di competenza in cui spetta l’Assegno.
Quindi l’Inps verserà automaticamente il bonus per l’annualità marzo 2022-febbraio 2023, precisando che per il futuro “il decesso del genitore lavoratore nel corso dell’annualità di fruizione dell’Assegno non comporta la perdita del bonus sino alla conclusione dell’annualità della prestazione stessa”, come riportato all’interno del messaggio.
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Quindi nel caso specifico di nuclei vedovili, con i requisiti indicati, le domade presentate a partire dal 1° gennaio 2022 avranno diritto alla maggiorazione di 30 euro che sarà applicata fino alla fine del mese di febbraio di quest’anno. Si tratta dunque della soluzione di una evidente disparità di trattamento, ma che non coinvolge gran parte delle famiglie monogenitoriali.
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Non si placano le polemiche comunque per una condizione che vede coinvolti nuclei familiari a basso reddito composti da un solo genitore, in massima parte donne lavoratrici già alle prese con la complicata crisi economica, tenute alla restituzione delle somme erogate dall’Inps mediante conguagli nei prossimi assegni mensili che di conseguenza diverranno più leggeri.