Questi sono i parametri che permetteranno l’accesso ai contributi per sostenere i costi delle utenze domestiche. E non c’è soltanto l’aspetto economico
Come se il rapido lavoro di erosione economica inflitto da due anni e mezzo di emergenza sanitaria da Covid-19 non fosse stato sufficiente, da circa un anno i cittadini sono sottoposti dal martellante questione delle bollette energetiche dalle vicissitudini quotidiane. Ciò ha ovviamente coinvolto l’aspetto puramente finanziario, dal momento che non pochi soggetti, tra le fasce meno abbienti, hanno dovuto attingere dai propri risparmi per tenere al caldo le case e le condotte domestiche dell’acqua, oltre che per mantenere il gas in cucina.
Il drammatico mix tra i rincari delle fatture provocate dalle speculazioni dei mercati internazionali (oltre che dalla crisi) e l’escalation dell’inflazione ha interrogato con urgenza la sfera politica dei governi, in vista di un progressivo impoverimento delle famiglie (specialmente quelle economicamente più esposte) all’orizzonte. L’istanza non ha soltanto interpellato il mondo del lavoro e il tessuto sociale di almeno mezza Europa, ma anche le riflessioni del governo italiano.
Il rischio di povertà delle famiglie a carico di pensionati e lavoratori in difficoltà e l’argine alla deriva inflazionistica sono al centro dell’ultima legge di bilancio, guida – per quest’anno – dell’esecutivo guidato da Giorgia Meloni. Differentemente dal riscontro della Commissione Europea, che sul tema dell’inflazione ha dovuto procedere al rialzo dei tassi di interesse, l’azione di governo ha “scommesso” due terzi delle risorse finanziarie disponibili su due filoni principali di provvedimenti.
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A salvaguardia dalla stagione invernale, in primis è stata finanziata la proroga semestrale sul distacco delle utenze. La seconda iniziativa ha invece riguardato l’innalzamento del tetto reddituale ISEE a vantaggio delle famiglie – cosiddette – “numerose”, per l’accesso ai bonus bollette. Istituiti dal governo Draghi, giungono ora alla tranche per l’anno di competenza 2023, ma, come anticipato, riproposti secondo una chiave di beneficio del tutto diversa.
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I bonus bollette richiedono uno dei seguenti requisiti, taluni differenziati per il beneficio su luce e gas, oppure sul consumo idrico: un ISEE fino a 9.530 euro annui per il bonus sociale acqua, e fino a 15mila per i bonus luce e gas; quattro figli a carico (famiglie numerose) e un tetto ISEE non superiore a 20mila euro; essere titolari di Reddito o Pensione di Cittadinanza. I redditi tra 9.530 e 15.000 euro riceveranno un immediato sconto dell’80 per cento rispetto al bonus ordinario, già a partire dal prossimo mese di marzo.