L’aspetto del PIN, utile ad accedere alle modalità telematiche del libretto di risparmio, presenta funzioni spesso trascurate. Ecco quali
Lo scorso anno, il 2022, che verrà perlopiù ricordato per lo scoppio del conflitto russo-ucraino e la relativa escalation internazionale dal punto di vista diplomatico, energetico e finanziario, è stato depositario – altresì – di un anniversario. Si tratta della felice ricorrenza del centosessantesimo anno dalla nascita di Poste Italiane. Dalla sua lunga storia è più che mai evidente i tratti di una crescita che ha viaggiato di pari passo con i cambiamenti dell’intera società italiana.
D’altronde, in oltre un secolo di storia, risulta inafferrabile l’evoluzione della mission del Gruppo, se non fosse inquadrata nell’ambito di un lungo e complesso percorso tecnologico, logistico ed organizzativo. Pertanto le ultime generazioni di utenti poco possono intuire di una società che ha esordito con il classico servizio di recapito lettere e telegrammi da un estremo all’altro della penisola.
Non è da dimenticare lo stretto legame che segna il rapporto tra le Poste Italiane e lo Stato, iniziato con l’originaria concessione di quest’ultimo per quanto riguarda i depositi dei piccoli e medi risparmi delle famiglie italiane. È su questo fronte che è sorta un’oscillazione tutt’ora presente tra tradizione e futuro. Ovverosia: ancora oggi. sono molti i nuclei familiari che affidano i piccoli capitali che costituiranno il salvadanaio di domani in mano ai loro figli, una volta raggiunta la maggiore età.
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Inoltre, gli strumenti, divenuti storici, hanno fatto sì che tutti i cittadini possano accedere a forme di investimento, sebbene standardizzate a quote ben più modeste rispetto a necessità imposte da rischi ad alto rendimento. I supporti non hanno nemmeno cambiato il nome, ossia i buoni fruttiferi e il libretto postale di risparmio. Di quest’ultimo Poste ha formulato diverse tipologie, a seconda del profilo del risparmiatore.
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La gestione è facilmente portata avanti dall’informatizzazione del libretto, trasformatori, negli ultimi anni, nella sua attuale forma “dematerializzata” grazie all’apposita Carta Libretto: con la tessera magnetica è dunque possibile operare direttamente dallo sportello automatico Postamat, basta accedere al servizio tramite il PIN. Per personalizzare la propria chiave di accesso, dallo sportello ATM si può selezionare la funzione “Modifica PIN” dal menù “Servizi e Opzioni”. Accedendo dall’App BancoPosta, si può invece visualizzare il PIN della sezione “Buoni e Libretti”. Importante è che la Carta Libretto sia attiva.