L’Assegno Unico è stato rinnovato anche per il 2023 dal governo Meloni: attenzione a questo particolare o si riceverà il minimo
A breve l‘Assegno Unico Universale compirà un anno. La misura era stata introdotta dal governo Draghi per aiutare le famiglie con figli a carico fino a 21 anni e senza limiti di età in caso di figli con una qualche disabilità e prorogata dal governo Meloni. Questo significa che, anche per il 2023, coloro che soddisfano i requisiti, potranno ricevere l’assegno mensilmente direttamente sul loro IBAN.
L’AU, infatti, non è erogato in busta paga come accadeva ai precedenti bonus presenti fino allo scorso anno come gli Assegni al Nucleo Familiare o il Bonus Bebè: la sua ricarica arriva direttamente sul codice IBAN di chi ne ha fatto domanda. Per il 2023 sono state poi introdotte maggiorazioni ed alcune novità.
Assegno Unico 2023: se non fai questo riceverai l’importo minimo
Per quanto riguarda il 2023, l’Assegno Unico sarà erogato sempre alle famiglie con figli a carico fino a 21 anni e con qualche disabilità ma il suo importo varia a seconda della fascia ISEE in cui è collocato il nucleo familiare. Per questo motivo rinnovare l’ISEE è di fondamentale importanza per ricevere la giusta cifra a fine mese. Per rinnovare l’ISEE c’è tempo fino al 28 febbraio.
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Coloro che non rinnoveranno l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente riceveranno lo stesso l’Assegno Unico ma nell’importo mensile minimo, ovvero di 54 euro mensili. Ricordiamo poi che anche l’Assegno Unico ha subito un aumento dell’8,1% a causa della rivalutazione e dell’inflazione.
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Per il 2023 coloro che già percepiscono l’AU e vedono invariata sia la situazione patrimoniale che quella relativa ai componenti del nucleo familiare non dovranno fare nulla: l’assegno si rinnoverà automaticamente. Devono invece presentare apposita domanda all’INPS coloro che non hanno mai fruito dell’Assegno unico; quelli che prima del 28 febbraio 2023 hanno trasmesso una domanda che non è stata accolta e coloro i quali prima del 28 febbraio 2023 hanno trasmesso una domanda che non risulta più attiva.
Anche coloro che non devono presentare domanda e per i quali il rinnovo andrà in automatico sono comunque tenuti a comunicare eventuali variazioni delle informazioni precedentemente inserite nella domanda di Assegno unico trasmessa all’INPS prima del 28 febbraio 2023.