Ecco quali procedure seguire per poter sostenere economicamente, in piena regola, la condizione di un figlio. Di cosa si tratta
Non è di certo dalla crisi energetica ed economica generatasi oramai un anno fa che le difficoltà in ordine economico sono una realtà assodata all’interno di numerose famiglie italiane. Specialmente tra le famiglie di lavoratori e pensionati in difficoltà e appartenenti alle fasce meno abbienti della popolazione. Da circa quattro anni che in Italia è sorta, per iniziativa del governo, la misura tanto attesa del Reddito di Cittadinanza.
Il provvedimento che ricopre un ruolo definitivo, per cui non si tratta di uno strumento provvisorio o di carattere emergenziale, persegue il preciso scopo costituzionale di contrasto alla povertà, che da qualche anno sta generando preoccupanti sacche sempre più ampie e trasversali. Alla povertà, si aggiunge – tra gli obiettivi – il processo di reintegrazione sociale e professionale fisiologicamente prodotta dalla dimensione di non autosufficienza.
Regalo da 10.000€ al figlio, come farlo in base alle regole
Mentre lo strumento del Reddito di Cittadinanza sta volgendo al termine, ossia è al suo ultimo anno di proroga – per decisione del governo Meloni – ed è inoltre vissuto secondo un’impostazione radicalmente modificata nei suoi criteri di accesso, va ribadito che oggi le famiglie hanno un ruolo fondamentale; forse molto più che in passato. Non ci si riferisce solamente al fatto di quanto i genitori possono sostenere la crescita, la maturazione e l’istruzione di un figlio minorenne.
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In un contesto non soltanto sociale, ma anche amministrativo, istituzionale, previdenziale di tipo “liquido”, il confronto con fasi di rottura dei processi economici sempre più frequenti, resta all’ordine del giorno di confrontarsi con la flessibilità della propria carriera professionale, o meglio la precarietà che impedisce prima o poi di dare forma ai propri desideri, come ad esempio di acquistare una casa tramite il mutuo della banca.
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Tale criticità sono oggi sulle spalle di trentenni, quarantenni e a volte cinquantenni che si trovano costretti a mantenere intatto il cordone ombelicale economico attraverso i risparmi dei genitori. Non è infatti inconsueto che una madre o un padre aiutino – cash – il proprio figlio, o semplicemente facciano un regalo più che gradito. A voler regalare 10mila euro, è necessario effettuare un bonifico, mai offrire contanti (il tetto all’uso del contante è stato innalzato soltanto fino a 5mila euro). È inoltre opportuno avere cura di specificare nella causale l’oggetto del trasferimento di fondi: regalia, donazione, sostegno economico o altro; per le donazioni indirette, dove l’oggetto è chiaro (vacanza, auto, scooter ecc.) è bene inserirlo nella causale. Meglio ancora che se questi soldi servono a risanare le modeste condizioni del beneficiario, si procede per un atto pubblico dal notaio, in modo da regolarizzare la donazione, specialmente se frequente e offerta con regolarità. Per donazioni fino a un milione di euro, non c’è alcun imposta da pagare.
