Le pensioni di marzo subiranno degli aumenti, e questa volta per tutti. Si può visualizzare la propria situazione sul cedolino
Come fare ad avere cognizione in anticipo della propria pensione? Andando a cercare sul portale INPS il cedolino che ogni mese viene spedito una decina di giorni prima dell’accredito. In questo modo il pensionato può vissualizzare trattenute, ed anche aumenti. Quelli promessi su tutte le pensioni da inizio gennaio, che invece diventeranno complete solo nel mese di marzo. Facciamo un passo indietro. Nel mese di novembre dello scorso anno, il MEF ha pubblicato un decreto che identificava al 7,3% il tasso d’inflazione. Cifra che è salita all’8,8 nel mese di dicembre.
Questo dato è stato fondamentale per gli aumenti e gli adeguamenti delle pensioni, le cui fasce di perequazione erano già stata indicate nel mese di dicembre. La novità di quest’anno è che gli scaglioni non sono più quattro ma sei.
Dunque il primo scaglione di reddito, ovvero coloro che hanno una pensione che non supera le quattro volte il trattamento minimo, hanno diritto al 100% della rivalutazione. Mentre dalle 5 volte in su gli aumenti vengono ridotti. In misura percentuale, che ovviamente non corrisponde al valore assoluto in euro. Un 5 per cento di una cifra alta può essere numero maggiore del 10 per cento di una cifra più bassa. Ed in questo la matematica non è un’opinione. Solo che dal mese di gennaio solo la prima fascia ha avuto accesso agli adeguamenti. Mentre le altre dovranno aspettare il mese di marzo, in cui verrà erogato l’assegno comprensivo di aumenti ed anche arretrati per i due mesi precedenti.
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La tabella degli aumenti dovrebbe essere la seguente: