I faretti sono fondamentali per creare l’illuminazione ideale nella casa. Quali modelli scegliere per non spendere molto
La casa non è definita esteticamente solo dai mobili o dal colore dei muri. Come si sa, l’illuminazione di un appartamento gioca un ruolo fondamentale nella valorizzazione degli ambienti. Negli ultimi decenni si è abbandonato il lampadario unico come fonte primaria di luce, per distribuire i punti luce in varie postazioni, ocme le appliques o i faretti. Le appliques non sono altro che coperture esteticamente gradevoli delle lampadine, che però rischiano di sottrarre parecchia luce. E questo non è bene, specie negli ambienti in cui di luce naturale ce ne è poca. Ed allora si ricorre ai faretti.
Che in una stanza possono essere anche molti, disposti in più punti. I faretti hanno il vantaggio di essere esteticamente neutri, gradevoli, senza sotrarre alcuna luce alla potenza della lampadina, al contrario delle appliques. E possono essere collegate delle serie di faretti a differenti interruttori, così da scegliere anche la tipologia di illuminazione.
Esistono molti tipi di faretti che si possono scegliere per la stanza. I modelli più comuni sono:
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In generale quelli che convengono di più sono i faretti ad incasso, che con una lampadina al LED a risparmio energetico sfruttano la luce al massimo, rendendo il consumo energetico efficiente al massimo. Le lampadine al LED mediamente consumano da 3 a 10 watt all’ora, anche se alcuni, come quelli colorati, hanno un consumo inferiore ai 0,001 kWh. Fanno risparmiare il 95% rispetto alla lampadine ad incandescenza.