Chi è l’ente capace di scoprire se un cittadino non paga il canone Rai? Cosa potrebbe accadere all’evasore?
È inutile negarlo: probabilmente la tassa del canone Rai, è quella meno benvoluta da tutti i cittadini italiani. Tassa storica, imposta dallo Stato per la visione della Rai, ovvero la televisione nazionale. È inserita in altre fatture, quindi bisogna pagarla obbligatoriamente.
Sappiamo, però, che tante persone, la escludono e quindi si rifiutano di versare il contributo statale. Sono state tante le proteste in passato dei cittadini, che hanno coinvolto i sindacati per ridurre la cifra o addirittura eliminare il pagamento. Anche perché tanti sono gli utenti, insoddisfatti dai programmi che trasmette la Rai.
Chi si accorge del mancato pagamento del canone?
Il canone Rai, precisiamolo è una tassa sul possesso possesso, non sull’utilizzo. Quindi, questo fa capire, che è obbligatoria. Anche se la tv, restasse sempre spenta, bisogna versare i 90€ imposti dallo Stato.
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Se non vengono effettuati i pagamenti del Canone, anche durante parecchi anni, c‘è la possibilità, che possa arrivare anche un controllo dalla Guardia di Finanzia, per vedere quante tv e dispositivi si hanno nella propria abitazione. Un bel rischio, diciamo la verità.
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L’istituto, che è portato a controllare i mancati versamenti nei confronti della RAI, spetta all’Agenzia delle Entrate. Infatti, quest’ultima, ha la facoltà ed il permesso di poter entrare nella banca dati degli utenti e dei cittadini e vedere se il pagamento è stato effettuato.
Qualora ci fossero anomalie, l’Agenzia delle Entrate, ha il diritto di contattare un giudice che sequestrerà tutto ciò che c’è all’interno della casa di un evasore fiscale. Una volta, il pagamento del Canone poteva essere effettuato col modello F24. Da quando il Governo di Matteo Renzi, inserì la cifra nella bolletta della luce, tutto ciò è diventato alquanto difficile.
Ma chi rientra ancora nella fascia dei “non paganti”?
Tra gli esenti del versamento del Canone Rai, sono inseriti coloro che hanno un’età maggiore ai 75 anni, e persone che non posseggono alcun televisore. Ma bisogna controllare se il dispositivo non c’è nelle case.
Fatto sta, comunque, che chi non ha una televisione, deve comunicarlo obbligatoriamente all’Agenzia delle Entrate.
