Presto lo sblocco agli attuali ostacoli permetterà di dare il via alle erogazioni dell’INPS alle famiglie di ricevere il contributo alle rette. Cosa succede
In questo momento storico, non certo facile da gestire e – per molti – con minori risorse a disposizione sulle quali fare affidamento, i cittadini sono troppo spesso costretti ad auspicare un allentamento delle tensioni, a partire dalla speranza distribuita da circoscritti eventi di miglioramento. La crisi energetica, della quale fra pochissimi giorni cadrà la prima – e si spera l’unica – ricorrenza dallo scoppio del conflitto russo-ucraino, fornisce in tal senso un suggerimento.
Si tratta di ciò che sta avvenendo sin dai primi giorni di gennaio, quando sul fronte del gas si sono registrate impreviste ma confortanti diminuzioni delle tariffe dei metri cubi impostate nel mercato internazionale TTF di Amsterdam (lo stesso dove i prezzi erano inizialmente cresciuti). I livelli sono ai minimi storici e hanno raggiunto quasi la condizione pre crisi. Questo inaspettato calo impone agli stessi utenti di sperare che entro il prossimo marzo si vedano i benefici effetti sugli importi delle bollette future.
La boccata di ossigeno che dovrebbe arrivare a breve procede parallelamente con l’imminente soffocamento che colpirà l’energia elettrica, quale effetto domino della prima fase di crisi del gas. Per questo, alcuni distributori, come Poste Energia, stanno lanciando offerte con tariffe a prezzi bloccati per almeno due anni. Per uno status come quello familiare i costi delle utenze si avvicendano alle spese generate dalla presenza di figli, che nei primi anni della loro vita sono particolarmente continuative.
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Da questo punto di vista, il governo Meloni ha recepito l’istanza dei nuclei familiari rispetto all’attuale contesto ed ha dunque incluso nella legge di bilancio la conferma della misura essenziale dell’Assegno Unico e universale per le famiglie di lavoratori dipendenti, pensionati e inoccupati. Giunto alla seconda annualità di pagamenti INPS, il contributo verrà ridistribuito dal prossimo mese per ogni figlio minorenne o disabile a carico di coloro che hanno presentato una nuova domanda o la richiesta di rinnovo.
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Ancora in una fase di stallo gli attesissimi bonus asilo nido per i nuclei con figli a carico fino a tre anni. Lo strumento per il sostegno delle spese delle rette degli asili nido o dei servizi assistenziali a domicilio per i bambini con gravi patologie, partirà tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo, secondo quanto annunciato dall’Istituto previdenziale. Nel frattempo, l’INPS è ancora alle prese con gli ultimi rimborsi relativi al 2022. E questo, nonostante la decorrenza del bonus asilo sia valida dal 1° gennaio.