Ecco quali sono le cause, ma soprattutto gli angoli che causano la sgradevole smagnetizzazione della carta bancomat personale. I dettagli
È entrata nella vita di ciascuno, ovunque, in ogni situazione che necessiti di una spesa e di uno scambio di beni e servizi. Soprattutto, è così facilmente trasportabile, che è altro che viene lasciato a casa (il denaro); il tutto mantenendo solido il senso di sicurezza. Insomma, il riferimento è alla carta bancomat, l’orizzonte tecnologico – oggigiorno – più vicino per realizzare gli acquisti personali.
Questa tessera trova sempre più posto nel portafoglio, a discapito del denaro contante, utilizzato per lo più per le piccole spese o nel caso che gli strumenti magnetici – sofisticati ma sensibili – subiscano qualche falla di carattere tecnologica, compensata dall’ancora tradizionale di concludere una specifica spesa tramite la cara vecchia banconota e tintinnando il portamonete.
Nel contesto di una cassa di un negozio, alla domanda sulla modalità di acquisto scelta, si risponde sempre più per l’opzione carta. Proprio nella fase immediatamente successiva, ovvero passando la banda magnetica sul dispositivo POS, avviene quella sgradevole circostanza che è la premessa ad un’dispendiosa – in ordine di tempo – operazione di recupero; si sta parlando della smagnetizzazione della carta.
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Dopo diverse strisciate, la carta bancomat risulta, senza dubbio, non funzionante. Non è sempre per motivi casuali che ciò avviene, anzi. Una prima responsabilità dipende da sé stessi e dalla modalità con la quale si custodisce la tessera. Certamente, la causa risiede nella banda magnetica, là dove scorrono le informazioni sul numero della carta e l’intestatario quando è sottoposta alla lettura del POS.
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Occorre tenere lontano la carta dalla presenza di altri magneti, dallo smartphone e tutti quei dispositivi elettronici che possono generare un contrasto tra i campi magnetici, la cui conseguenza è soltanto una: la cancellazione totale dei dati registrati sulla carta. È bene allora, seguire il suggerimento di un qualsiasi portafoglio: riporla nella fessura ben protetta e distanziata da altre carte. Se capita di metterne un paio in un unico slot, bisogna riporle con le bande alternate, in modo che non entrino in contatto.