Come mantenere in buone condizoni le piante grasse, ecco qualche consiglio per avere dei vegetali in salute
È molto comune avere in casa dei vasetti contenenti delle piante grasse, hanno infatti un fascino quasi esotico per forme e colori. Anche le spine dei cactus possono assumere un aspetto particolare e renderle interessanti alla vista. Inoltre le fioriture possono regalare tonalità e sfumature inattese quanto belle, che rendono le piante grasse ancora più intriganti.
In genere la loro cura non richiede molte attenzioni ma alcuni accorgimenti sono necessari per garantire una crescita sana delle piante grasse o succulente (in grado di trattanere l’acqua). Vi sono 60 famiglie di piante differenti e circa 20mila specie che si sono adattate a climi e ambienti naturali anche molto diversi tra loro con pioggia, terreni, umidità, escursioni termiche dissimili. Quindi ogni specie avrebbe bisogno di attenzioni particolari, queste sono solo indicazioni generali.
Come coltivare le piante grasse in casa
Si può cominciare a dire che l’innaffiamento e la presenza di umidità nel terriccio deve essere una delle principali preoccupazioni diel coltivatore. Le radici infatti possono marcire se la quantità d’acqua è eccessiva. Il terriccio e il vaso devono garantire un buon drenaggio per non creare ristagni dannosi per la pianta. Queste vanno innaffiate una volta a settimana durante l’estate, un paio di volte al mese durante primavera e autunno, una volta al mese nei periodi freddi invernali.
L’acqua è un elemento importante va aumentata e diminuita in base alle condizioni della pianta, per una corretta innaffiatura bisogna valutare questi elementi: tipo di terreno, esposizione al sole, periodo dell’anno, temperatura, umidità e specie di appartenenza della pianta. Anche l’esposizione al sole dipende da tipo di pianta. Non tutte si adattano a un’illuminazione continua e soprattutto all’esposizione diretta ai raggi solari in estate. Infatti alcune non tollerano troppo sole in estate, mentre altre sono più resistenti e reggono bene caldo e luce intensa.
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L’attenzione va posta comunque al terriccio che non deve inaridirsi troppo con il rischio di seccare le radici. Ultima attenzione la presenza di parassiti e muffe. L’areazione è molto importante proprio per evitare quest’ultime. In caso di parassiti come afidi e cocciniglia le piante vanno pulite con soluzioni di alcol e acqua, in casi più difficili con prodotti specifici per il problema.
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La pianta infestata va messa da parte per evitare che i parassiti si espandano e la zona va ripulita in profondità. Purtroppo se l’infestazione non demorde, la pianta va scartata, insieme al terriccio mentre il vaso lavato accuratamente prima del riuso.