Cosa può ottenere chi soffre di ipertensione o pressione alta? A quali agevolazioni hanno diritto le persone che accusano questa malattia?
L’ipertensione, ossia la pressione eccessiva del sangue, è una malattia del sistema cardiovascolare molta insidiosa che se non affrontata seriamente può causare danni seri alla salute del paziente. La pressione elevata nelle arterie determina un incremento del lavoro da parte del cuore.
A lungo andare, se non adeguatamento curata, questa situazione determina insufficienza cardiaca, malattie renali croniche, aneurismi alle arterie ed è una delle concause degli infarti al miocardio. Non caualmente la gravità della malattia e la sua natura estremamente insidiosa ha spinto il legislatore a garantire, a chi ne soffre, una serie di benefici ed agevolazioni che vanno dalle esenzioni dal pagamento del ticket per farmaci e prestazioni sanitarie al riconoscimento dell’invalidità nei casi più gravi.
Pressione alta quali agevolazioni per chi ne soffre
Le esenzioni del ticket per ipertensione arteriosa sono evidenziate da alcuni codici 031.401, 031.402, 031.403, 031.404, 031.405 che distinguono la gravità della malattia a partire dalla più lieve senza danno d’organo, fino alle forme più debilitanti con danno d’organo. In base alla gravità e ai danni subiti dal paziente, le esenzioni per medicinali e prestazioni aumentano.
Ma non solo, quando la malattia causa delle minorazioni fisiche stabii e progressive si può addirittura richiedere l’invalidità civile. Si tratta di situazioni particolari, quando l’ipertensione determina un deterioramento evidente delle condizioni di vita del paziente. Una cardiopatia ipertensiva con impegno cardiaco di grado severo determina una percentuale di invalidità che va dal 71 all’80%.
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Con una cardiopatia ipertensiva scompensata l’invalità è massima, dall’81 al 100%. A questi livelli di gravità dell’ipertensione corrispondono prestazioni e agevolazioni particolari. Nel casi più gravi dà diritto alla pensione di inabilità versata dall’Inps di 291,69 euro al mese in presenza di redditi personali non superiori a 17.050,42 euro (nel 2022). A 67 anni la pensione diventa assegno sociale.
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Infine l’ipertensione, come altre malattie cardiache, consente di accedere alle agevolazioni della legge 104, naturalmente in caso di minorazione fisica grave. Anche in questo caso i benefici sono rapportati alla valutazione della condizione di disabilità determinata dalla malattia. Per esempio il lavoratore dipendente può assentarsi per svolgere terapie, visite o esami di laboratorio e strumentali se si tengono in orario di servizio.