Ecco quando si riceverà l’accredito del sostegno familiare rivisto dalle ultime misure di aumento economico. I giorni
Da circa un anno l’ingrediente per eccellenza dell’economica nazionale, ovverosia l’inflazione, sta accompagnando gli italiani – o almeno un nutrito numero di migliaia – nel loro percorso di “passione” tra gli aumenti esponenziali dei prezzi sui beni di consumo. Di per sé, l’inflazione rappresenta un elemento non sempre osservato sotto una lente negativa, anzi: essa haha costituito l’unità di misura della crescita economica del PIL dopo lo stop dovuto alla emergenza sanitaria da Covid-19.
Ad essere particolarmente nocivo verso i bilanci familiari di lavoratori e pensionati meno abbienti è stato il mix con l’improvvisa crisi energetica che ha investito l’Europa con lo scoppio del conflitto russo-ucraino. Pertanto, il rincaro delle bollette ha contribuito alla erosione dei risparmi e al progressivo impoverimento di molti cittadini. Proprio tale effetto è stato esclusivo oggetto dell’ultima legge di bilancio.
Oltre alle misure provvisorie ereditate dai vecchi esecutivi, come i ristori provvisori dei bonus da 200 e 150 euro, giunti al definitivo completamento delle erogazioni una tantum verso i redditi annui – rispettivamente – fino a 35mila e fino a 20mila euro, il governo Meloni ha dato corso al proseguimento del sostegno, forse, più strutturale: il riferimento è all’anticipo dell’adeguamento ISTAT in base all’indice dei consumi sugli importi delle pensioni INPS.
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Su decisione di uno degli ultimi decreti del governo Draghi, il primo incremento si è registrato nello scorso ottobre, tramite l’indice previsionale del 2 per cento. È poi proseguito con lo scatto di gennaio, dove l’indice è divenuto effettivo e portato complessivamente al 7,3 per cento. Il tutto, distribuito sulla base delle aliquote stabilite dagli scaglioni reddituali.
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Questa misura ha rafforzato la complessiva efficacia dell’azione istituzionale, affiancandosi al rinnovo dell’Assegno Unico e universale per le famiglie. Non solo i pensionati dunque, ma anche i lavoratori beneficeranno per la seconda annualità di un contributo per ciascun figlio minorenne o disabile a carico. Si partirà nel mese di marzo, al termine della presentazione delle domande di rinnovo, come per le nuove richieste. Proprio nel mese in cui l’aumento ISTAT viene concretamente distribuito con tutti gli arretrati di gennaio e febbraio. I primi assegni familiari si riceveranno per il 16 marzo per i nuovi richiedenti, e a partire dal 25 marzo per le vecchie domande.