Ecco di cosa si tratta la rivoluzionaria procedura di registrazione dei consumi formulata da Poste Italiane e le sue bollette. I particolari
Sullo sfondo della crisi energetica inaugurata con lo scoppio del conflitto russo-ucraino, la sensibilità sul fronte del risparmio nei consumi è perì causa di forma maggiore aumentata tra gli italiani. All’inizio della escalation e con le prime avvisaglie di chiusura dei rubinetti, la risposta – in primis – della Unione Europea (in quanto primo soggetto chiamato in causa dagli eventi) è stata piuttosto timida.
I cittadini italiani – ma un po’ tutti gli europei – si sono dovuti confrontare con un atteggiamento di cautela e prevenzione fuori dall’ordinario: è stato consigliato di approfittare di una prossima penuria del gas per prendere confidenza con i benefici del freddo, con le docce fredde e con le basse cotture dei cibi. Entro i confini della penisola è prevalso il pragmatismo e si è approfittato dei bonus fiscali per adeguare le abitazioni o per puntare sulle alternative per scaldarsi.
Non è una minoranza quella che ha beneficiato di detrazioni e sconti per frapporre alla problematica dei classici riscaldamenti alcune valide strade alternative, quali: l’installazione dei pannelli solari su balconi e terrazze; l’acquisto di stufe elettriche, a legna o a pellet (rigorosamente ad alta efficienza); oltre l’installazione (più modesta ma tutt’altro che inefficace) di pannelli termoriflettori sulle porzioni di pareti che ospitano i radiatori.
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In tutto ciò, l’inizio del 2023 si è manifestato sotto un buon segno e francamente insperato rispetto agli attuali esiti della cronaca bellica: dal 1° gennaio sono iniziate a diminuire le tariffe del gas nell’ambito del mercato internazione di scambio TTF di Amsterdam, lo stesso che ha rappresentato in parte la causa dei noti incrementi esponenziali sulle bollette. Tale progresso pone gli utenti nella condizione di sperare in un netto ridimensionamento delle fatture nel corso della prossima tornata dei recapiti.
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Mentre il gas ha raggiunto delle stime ai minimi storici, poco più dei livelli pre crisi, il previsto effetto domino, seppur posposto, investe l’elettricità, oggi negativamente in controtendenza. Per questo è utile valutare una proposta come quella di Poste Energia, nuovo “brand” di distribuzione partorito da Poste Italiane. Rispettivamente per luce e gas, è attiva la nuova offerta che prevede la tariffa a prezzo bloccato per 24 mesi. Sull’elettricità, l’energia proviene da fonti rinnovabili 100% sostenibili e italiane; sul gas, le emissioni di CO2 del gas vengono compensate dall’acquisto di crediti di carbonio a supporto di progetti internazionali per la riduzione dei gas serra.