Nuovo bonus 3 figli INPS | Quanto ti spetta

Sono in arrivo degli aumenti per quanto riguarda l’Assegno Unico Universale che riguardano le famiglie numerose

assegno unico
aumenti assegno unico (Foto Adobe-pensioni.it)

Attraverso la Legge di Bilancio 2023 il governo Meloni ha prorogato vari bonus ed incentivi emanati precedentemente dal governo Draghi. Tra questi figura sicuramente l’Assegno Unico Universale, la misura destinate alle famiglie con figli fino a 21 anni e senza limiti di età nel caso di figli con una qualche disabilità.

Il governo Meloni ha poi introdotto, per tutto l’anno in corso, varie maggiorazioni sull’Assegno Unico che riguardano i nuclei familiari numerosi, quelli con entrambi i genitori lavoratori e i figli disabili. Inoltre l’INPS fa sapere che sono in arrivo anche degli aumenti che riguardano sia le quote mensili e sia le soglie ISEE.

Assegno Unico, maggiorazioni in arrivo: gli importi

assegno unico
aumenti assegno unico (Foto Adobe-pensioni.it)

Il governo Meloni, di fatto, ha potenziato l’Assegno Unico Universale, introducendo novità dedicate alle famiglie con figli di età inferiore a un anno e per i nuclei familiari numerosi, con tre o più figli a carico, con la presenza di almeno un figlio in età compresa tra uno e tre anni. Per il 2023 l’INPS stabilisce anche l’aumento del 50% della maggiorazione forfettaria per i nuclei con almeno 4 figli, che sale a 150 euro mensili a nucleo.

LEGGI ANCHE: RdC | Queste persone lo avranno anche nel 2024

Inoltre è previsto l’aumento del 50% dell’assegno per i nuclei familiari numerosi, con tre o più figli a carico, rivolto ai figli di età compresa tra uno e tre anni per i quali l’importo per ogni figlio aumenta del 50%, per livelli di ISEE fino a 40mila euro. Infine, previsto anche l’aumento del 50% dell’assegno per i nuclei familiari con figli di età inferiore a 1 anno.

LEGGI ANCHE: Pensione invalidità, stop da questa età: l’annuncio

Gli aumenti saranno a partire proprio dalla mensilità di febbraio 2023 e quindi a giorni. Ricordiamo che il tasso di rivalutazione è pari all’8,1% ed è stato definito d’intesa con il Ministero delle Finanze in linea con la variazione media annua dell’Indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (Foi) di Istat.

Come detto, gli aumenti riguarderanno le quote mensili e le soglie ISEE in base alle quali le prime sono distribuite. Per accedere all’importo massimo bisognerà quindi avere un ISEE non superiore a 16.215 mentre per avere diritto al minimo, invece, il valore passa da 40mila a 43.240. Quanto agli importi, il massimo passerà da 175 euro a 189,17 euro, il minimo da 50 a 54,05 euro.

Gestione cookie