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Bonus e Incentivi

ISEE 2023 | Se fai questo errore il Caf ti rimanda indietro

Quando si compila la dichiarazione ISEE per il 2023 bisogna fare attenzione a non commettere questo errore…

errori da non fare ISEE 2023 (Foto Adobe-pensioni.it)

Ogni anno gli italiani possono richiedere al proprio commercialista di fiducia, a CAF o Patronati, la dichiarazione ISEE. Si tratta di un documento molto importante soprattutto per chi è intenzionato a richiedere vari bonus ed incentivi allo Stato: più l’ISEE sarà basso e più si avrà la possibilità di ricevere i vari incentivi.

L’ISEE è necessario, ad esempio, per poter ottenere il Reddito di Cittadinanza ma anche il bonus bollette o l’Assegno Unico Universale per i figli a carico. L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente è utilizzato, quindi per valutare e confrontare la situazione economica delle famiglie. Da qualche anno, poi, è possibile compilare l’ISEE anche comodamente a casa sul sito dell’INPS: parliamo dell’ISEE precompilato.

ISEE 2023: attenzione a non commettere questo errore

errori da non fare ISEE 2023 (Foto Adobe-pensioni.it)

L’ISEE 2023 fotografa la situazione economica delle famiglie sulla base dei dati e dei documenti che riguardano i redditi percepiti da chi presenta la DSU, Dichiarazione Unica Sostitutiva, e da tutti gli altri componenti del nucleo familiare. Per il calcolo si considerano anche le informazioni che riguardano case, conti correnti e altri beni mobili e immobili.

Per consentire alla Sede del CAF Lavoro e Fisco di compilare la DSU e poter effettuare il calcolo del modello ISEE 2023 è necessario, contattare la sede più vicina, prenotare un appuntamento ma, come detto, è possibile compilare la DSU e la dichiarazione ISEE direttamente da casa. In questo caso, però, bisogna fare attenzione a non commettere alcuni errori.

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In particolare se si commette un grave errore la dichiarazione ISEE tornerà indietro. Nella dichiarazione ISEE 2023 vanno inseriti i patrimoni posseduti di 2 anni prima. Per il 2023, quindi, i redditi e i patrimoni di riferimento saranno quelli del 2021 e non quelli del 2022. Questo errore potrebbe costare davvero caro.

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Ricordiamo, poi, che della dichiarazione ISEE vanno inseriti, oltre i documenti del dichiarante e del nucleo familiare, anche i documenti che attestano i redditi percepiti nel 2021, ovvero Modello 730 o Modello Unico e Modelli CUD. Vanno poi inseriti tutti i documenti che riguardano il patrimonio mobiliare e immobiliare posseduto al 31 dicembre 2021, ovvero depositi bancari o postali, libretti di deposito, titoli di stato, obbligazioni, azioni, BOT, CCT, buoni fruttiferi, fondi di investimento etc.

Infine ci teniamo a ricordare che il periodo di validità della certificazione ISEE scade ogni anno al 31 dicembre: tutti i modelli ISEE richiesti e rilasciati dal 1° gennaio 2023 hanno validità fino all’ultimo giorno dell’anno. Quindi per le Dichiarazione Sostitutive Uniche presentate in tutto il 2023 si elabora un ISEE valido fino al 31 dicembre 2023.

Pubblicato da
Ramona Buonocore