Se si vuole vendere e comprare contemporaneamente una casa si deve sottostare a regole e contratti, ma soprattutto scadenze
Per chi non ha una grande liquidità da parte, per comprare una nuova casa e non dover chiedere un mutuo eccessivo è auspicabile riuscire a vendere la propria. Il problema è che la condizione migliore sarebbe che le due transazioni avvenissero contemporaneamente, tuttavia non è così semplice. Anche se si vuole fare una compravendita di casa e si è fermamente intenzionati, il consiglio è di non acquistare il nuovo immobile prima di aver venduto la vecchia casa. Altrimenti se non si riesce nella vendita, si rischia di trovarsi con un forte debito che non si riesce ad onorare.
Ed anche la situazione inversa può creare dei problemi. Vendere la propria casa se non se ne è trovata alcuna da comprare. Si rischia di dover trovare per molto tempo situazioni provvisorie, non sempre confortevoli, specialmente se ad ogni trasloco si deve spostare un’intera famiglia. Dunque la condizione ideale sarebbe vendere e comprare casa contemporaneamente. Tuttavia anche qui ci sono delle regole da rispettare.
Se si riesce a trovare una nuova casa, e per avere la liquidità adatta si deve attendere la vendita della propria si può stipulare un contratto vincolante che impegna l’aspirante acquirente all’acquisto entro un tot di giorni stabiliti da contratto. Mediamente si tratta dell’ordine di 30 giorni o massimo 60 giorni. In ogni caso possono variare in base all’accordo fra le parti. In ogni caso l’aspirante acquirente deve avere una somma da parte. Al momento della firma del contratto che vincola l’acquisto alla vendita della propria casa, si deve versare una caparra sull’acquisto futuro.
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Questa caparra, se la vendita della propria casa non va in porto, viene interamente restituita dal venditore nel momento in cui si scoglie il contratto di vendita. Mentre se va in porto essa diventa la base del pagamento intero dell’immobile. A questi vincoli si devono aggiungere le spese notarili, dell’eventuale agenzia intermediaria, che non sono poche, ed a carico dell’acquirente. Inoltre c’è da pagare l’imposta di registro, che corrisponde al 9% del valore sull’immobile, cifra che scende al 2% se si riesce ad avere accesso alle agevolazioni sulla prima casa.