Ormai i pagamenti si effettuano frequentemente tramite bonifico bancario. Tuttavia l’operazione non deve essere presa con leggerezza
Da quando i piani governativi cashless hanno tentato di spostare i pagamenti, ed in generale la compravendita con le transazioni elettroniche, ed in generale quelle tracciabili, il bonifico bancario è diventato uno strumento molto frequente di pagamento. Specialmente per i clienti che lo hanno incluso nel contratto con la banca, dunque gratuito. Per poter effettuare un bonifico bancario il proprio conto deve essere dotato di codice Iban. Ad esempio, la Postepay classica, non ha Iban, e dunque con essa non si può fare bonifico. Mentre la Evolution sì.
La maggior parte delle banche inserisce una commissione per ogni bonifico effettuato, mediamente di un euro. Ma ci sono anche i contratti con istituti di credito grazie ai quali il bonifico è gratuito. E questo conviene a chi ne fa diversi. Ad esempio agli esercizi commerciali che effettuano bonifici quotidiani per il pagamento merci e per saldare gli stipendi. Nonostante sia un’operazione semplice, quando si effettua un bonifico bancario si deve prestare una certa attenzione. Altrimenti si rischia di perdere il denaro.
Bonifico bancario, l’errore che può far perdere i soldi
Può capitare di inserire un Iban errato. E nonostante causale ed intestatario che non corrisponde al codice Iban, la banca può mandare in porto il bonifico bancario con destinatario errato. Si deve tenere presente che il bonifico non viene accreditato immediatamente, a meno che non si fa quello spresso. Solitamente richiede uno o due giorni lavorativi. Quindi, se ci si accorge dell’errore immediatamente, o comunque per tempo, quindi prima che l’accredito sia arrivato al destinatario errato, si può chiedere l’annullamento dell’operazione. Sia presso lo sportello bancario che online, modalità più semplice e rapida.
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Se invece ci si accorge dell’errore quando è troppo tardi, l’unica cosa che si può fare è tentare di richiedere indietro il denaro al destinatario errato, confidando nella buona fede della persona. Tuttavia non è così semplice. Si deve fare la richiesta alla banca, che non è autorizzata a dare i dati personali del destinatario errato, e lasciare che essa funga da intermediario. Ma purtroppo, se il destinatario errato si rifiuta di ridare indietro il denaro, esso andrà perso.