In partenza la prassi che permetterà di ottener sconti e annullamenti dai vecchi debiti protratti dal recapito delle cartelle esattoriali. I dettagli
Nel corso della definizione riguardante l’azione del nuovo governo insediatosi nell’ultimo trimestre 2022, i caratteri emergenziali sorti dalle circostanze tutt’ora ereditate non hanno rivestito del tutto – nonostante il ruolo preponderante – il posto principale nel programma dell’esecutivo di Giorgia Meloni. Ovviamente, perché la gestione di uno Stato è composta anche della sua gestione ordinaria.
Almeno in Italia, il tema principale è quello di preservare le fragili casse statali. Queste ultime sono state messe sotto pressione dall’inizio della crisi legata al conflitto russo-ucraino, nel momento in cui il governo ha deciso di rilasciare risorse straordinarie come i bonus emergenziali da 200 e 150 euro, ma sempre in “simbiosi” con le misure ordinarie – pensioni, indennità – e altri sussidi.
Le misure di tutela rese necessarie dalla crisi energetica e ratificate dalla legge di bilancio, investono ben i due terzi delle risorse finanziare disponibili. Si tratta, sul fronte esclusivo del rincaro delle bollette delle utenze domestiche, di provvedimenti quali la proroga semestrale sul distacco delle utenze, salvaguardando il passaggio della stagione invernale, e l’innalzamento del tetto ISEE per l’accesso ai bonus bollette a favore delle famiglie numerose.
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Tali iniziative, oltre quelle ordinarie legate al finanziamento per garantire le pensioni e gli ammortizzatori da parte dell’INPS e le agevolazioni rilasciate dall’Agenzia delle Entrate, richiedono una raccolta fondi non indifferente, puntualmente ricompensata dalla periodica rottamazione delle cartelle esattoriali. Il governo Meloni ha innanzitutto deciso per lo stralcio dei debiti sotto i mille euro (per lo Stato, è più oneroso riscuoterli), ad eccezione delle multe statali.
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Le cartelle esattoriale fra i mille e i tremila euro saranno invece oggetto di forti sconti su interessi e sanzioni (tagli dal 30 al 50 per cento) e di dimezzamento delle tempistiche di riscossione – che vuol dire tempi di prescrizione anticipati. Tutto avverrà con la Definizione Agevolata da presentare on line sul sito dell’Agenzia delle Entrate, accedendo alla propria area riservata tramite SPID o CIE. L’importo, confermato dall’Agenzia, potrà essere versato in un’unica soluzione o con un piano di massimo 18 rate, di cui la prima deve essere pagata entro il 31 luglio 2023. Con tale Definizione, nessun interesse di mora o sanzioni aggiunte.