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Pensioni, aumenti marzo già visibili: puoi controllare così

Non si dovrà più attendere; dal prossimo mese tutte le integrazioni previste saranno incluse nel cedolino INPS. Di cosa stiamo parlando

Pensione INPS (Foto Adobe – pensioniora.it)

Non tutti i giorni capita di avere a che fare con novità previdenziali, radicali al punto da modificare in pianta stabile la vecchia rata della pensione INPS. Non si sta parlando del sistema contributivo vigente con il quale si otterrà in anticipo il trattamento della terza età, quanto piuttosto degli importi che entreranno nelle tasche degli anziani cittadini dagli imminenti prossimi mesi.

D’altronde, l’inflazione ha apportato un cambiamento del tutto evidente su ben altri importi: dal punto di vista del costo generalizzato della vita, gli aumenti economici hanno dapprima contagiato i prezzi sui beni di consumo; pressoché all’unisono, la crisi energetica ha dato immediatamente il via ai rincari della bollette energetiche. E per questi ultimi sono certo state sufficienti le note una tantum, ossia i bonus da 200 e 150 euro.

Pensioni, aumenti già marzo. Ecco come trovarli

Pensione INPS (Foto Adobe – pensioniora.it)

Nel novero delle attuali possibilità dell’iniziativa di governo, bisogna includere, almeno per il 2023, lo sperato rinnovo di alcune misure economiche istituzionali tutt’altro che marginali nell’ambito della sussistenza. Pertanto, si è dato seguito – ancora per un anno soltanto – al finanziamento del Reddito di Cittadinanza, sebbene stravolto nei suoi criteri di durata (soltanto sette mensilità di erogazioni); e al via la seconda annualità dell’Assegno Unico e universale per le famiglie.

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Coloro che hanno a carico un nucleo familiare, ancorché figli minorenni o disabili, possono contare dal prossimo marzo, sulle nuove erogazioni, previa presentazione della domanda di rinnovo e della eventuale, nuova dichiarazione ISEE nel caso abbiano avuto luogo determinanti variazioni del reddito nel corso del 2022. Più strettamente nel campo delle pensioni, l’effetto positivo sui cedolini è stato sortito dall’adeguamento ISTAT in base agli indici inflazionistici, anticipato e iniziato nello scorso mese di ottobre.

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L’indice effettivo, specchio del rialzo del costo dei consumi, si è dunque attestato complessivamente al 7,3 per cento, distribuito secondo le aliquote dettate dagli scaglioni reddituali. Come ogni novità, però, qualche problema o ritardo sorge in seno al riequilibrio dei sistemi di calcolo dell’INPS. Pertanto, la rivalutazione che avrebbe rimodellato i ratei già da gennaio, sarà ben visibile nei cedolini di marzo. Sul fascicolo previdenziale del cittadino, all’interno del portale INPS, essi saranno visualizzabili già dal 20-21 febbraio. Si tratta di aumenti che a seconda del reddito, oscilleranno tra i 189 euro e i 284 euro. Per i due mesi di ritardo, i pensionati troveranno anche gli arretrati.

Pubblicato da
Roberto Alciati