Sono tanti i pensionati che, a partire dal mese di marzo, avranno degli aumenti sulla pensione: si tratta di arretrati
Tanti pensionati italiani avranno, a breve, un aumento sulle pensioni a partire dal mese di marzo. Parliamo degli importi extra che riguardano la rivalutazione degli assegni e il versamento degli arretrati. Gli aumenti erano previsti sin dal mese di gennaio ma poi, a causa della tarda approvazione della Legge di Bilancio, sono slittati al mese di marzo.
Il motivo dello slittamento dell’aumento delle pensioni è stato causato dall’INPS per avere il tempo di adeguarsi alle nuovi leggi. L’approvazione della Legge di Bilancio è infatti avvenuta fine dicembre per cui l’Istituto aveva bisogno dei tempi tecnici per poter adeguare le pensioni. Vediamo ora a chi avrà gli arretrati sull’assegno pensionistico.
L’INPS, con apposita circolare, ha indicato nei mesi scorsi i calcoli della perequazione: questi riguardano solo chi percepisce un trattamento pensionistico di almeno 2.101,52 euro, ossia quattro volte il minimo. I dati considerati dall’INPS sono quelli del Casellario centrale delle pensioni, così come descritto dall’articolo 34 della Legge 448/1998, tra i quali rientrano anche le pensioni erogate da altri enti.
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Quindi coloro che hanno un trattamento pensionistico di almeno 2.101,52 euro avranno un assegno pensionistico maggiorato del 7,3%. Dobbiamo ora dire che l’aumento degli importi erogati fa diminuire la percentuale di indicizzazione dell’assegno. Vediamo quindi tutti gli altri aumenti rapportati al trattamento pensionistico.
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Le pensioni tra i 2.101,53 euro e i 2.626,90 euro sono rivalutate del 6,21% (l’85% del 7,3% di adeguamento massimo); e quelle tra 2.626,91 euro e i 3.152,28 euro sono rivalutate del 3,87% (il 53% del 7,3% di adeguamento massimo. Le pensioni tra i 3.152,29 euro e i 4.203,04 euro verranno rivalutate del 3,43% (il 47% del 7,3% di adeguamento massimo); quelle tra 4.203,05 euro e i 5.253,80 euro rivalutate del 2,70% (il 37% del 7,3% di adeguamento massimo). Infine le pensioni superiori ai 5.253,81 euro verranno rivalutate del 2,34% (il 32% del 7,3% di adeguamento massimo).
Ricordiamo poi che tutti i versamenti sull’assegno pensionistico del mese di marzo includono anche gli arretrati relativi al mese di gennaio e al mese di febbraio del 2023. Infine, che la perequazione non si estende alle prestazioni di carattere esistenziale come l’invalidità civile e quelle riconosciute alle vittime di atti di terrorismo.