Le famiglie con un genitore che percepisci la NASPI può avere la maggiorazione che spetta per l’Assegno Unico?
Il governo Meloni ha prorogato l’Assegno Unico Universale, una misura indetta dal governo Draghi che consiste nel dare un aiuto economico alle famiglie con figli a carico fino a 21 anni e senza limiti di età nel caso di figli con una qualche disabilità. L’Assegno è erogato direttamente sull’IBAN di chi ne ha fatto domanda e il suo importo dipende dall’ISEE.
Nonostante ciò la domanda per l’AU può essere presentata anche senza ISEE ma, in questo caso, si avrà diritto all’importo minimo di 50 euro a figlio al mese. Il governo Meloni, poi, ha introdotto delle maggiorazioni per il 2023 che fanno aumentare l’importo. Una di queste spetta quando entrambi i genitori del figlio sono entrambi lavoratori.
INPS, Naspi e Assegno Unico: la beffa
Dopo questa affermazione in molti si sono chiesti se hanno diritto alla maggiorazione anche nel caso in cui un genitore lavora e l’altro, invece, percepisce la NASPI dal momento che ha perso involontariamente il lavoro. Cosa stabilisce in questo caso l’INPS? Queste famiglie avranno diritto alla maggiorazione?
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Nel caso in cui in famiglia ci sono entrambi i genitori che lavorano la maggiorazione è pari a 30 euro mensili per ogni figlio per un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro. L’importo della maggiorazione si riduce gradualmente all’aumentare dell’ISEE, fino ad annullarsi in corrispondenza di un ISEE pari a 40.000 euro.
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A sciogliere il dubbio che riguarda la maggiorazione per un genitore che lavora e l’altro che percepisce la NASPI è la pagina Facebook “INPS per la Famiglia”. Come riportato dalla pagina social dell’INPS la maggiorazione spetta in caso di genitori entrambi lavoratori e attestata tramite domanda. La NASPI non è considerata reddito da lavoro, anche perché serve contratto da lavoratori dipendenti per ottenere la maggiorazione.
Quindi coloro che percepiscono la NASPI sono stati beffati e non potranno ricevere la maggiorazione dell’Assegno Unico Universale. Ricordiamo invece che la NASPI non limita l’accesso alle altre maggiorazioni che spettano a madri under 21, per la quale spetta una maggiorazione di 20 euro per ogni figlio e alle famiglie numerose in cui ci sono almeno 3 figli e per le quali INPS ha rivisto recentemente gli importi.