Lo sapevi che molti percettori del Reddito di Cittadinanza stanno perdendo i loro benefici? Scopriamo insieme il motivo
Ci sono ancora cambiamenti e novità per coloro che hanno la fortuna di percepire il Reddito di Cittadinanza ma che, ormai da qualche settimana, non riescono proprio a ritrovare la tranquillità e la serenità di un tempo. Il 2023, infatti, si è dimostrato sin da subito avere un unico, grande obiettivo: ovvero quello di cercare di regolarizzare le schiere dei percettori del RdC e soprattutto di ridurle fino ad arrivare a una sua totale abolizione nel 2024.
Proprio per questo motivo, ormai dall’inizio di questo nuovo anno, coloro che percepiscono il RdC si sentono letteralmente tremare la terra sotto i piedi. Sono tanti i cambiamenti a cui sono costretti a doversi abituare, così come i serrati controlli a cui li stanno sopponendo. Ora però sembra essere in arrivo un’altra scossa di assestamento: molti dei percettori, infatti, stanno perdendo la loro possibilità a godere di questo assegno mensile. Per scoprire il motivo, non dovete fare altro che continuare a leggere insieme a noi di PensioniOra.
Ebbene sì, sembra proprio che per i percettori del Reddito di Cittadinanza non sia ancora arrivato il momento di poter vivere un po’ di sana tranquillità e soprattutto un periodo di assestamento. Piuttosto, questo 2023 sta portando con sé numerose crisi e problematiche proprio a coloro che fanno parte della schiera di chi può beneficiare del RdC: tra di loro, infatti, c’è chi proprio in questo periodo sta già perdendo il suo diritto a percepire questo assegno. Per sapere di cosa stiamo parlando, continuate a leggere insieme a noi di PensioniOra.
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Ciò di cui stiamo parlando è, nello specifico, una decisione proprio del governo che ha deciso di ridurre la possibilità a percepire il RdC nel corso del 2023. In particore, infatti, per molti dei percettori le mensilità disponibili in cui percepire le somme di sussidio si ridurranno a soli sette mesi senza invece poter completare i diciotto previsti qualche anno fa. Nello specifico, sembra infatti che le persone colpite da questa riduzione da che erano 334 mila sono ora diventate ben 404 mila.
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Per chi se lo chiedesse, si tratta di un aumento non indifferente, corrispondente al 21% di coloro che percepiscono il RdC. Vale a dire un numero corrispondente, più o meno, a circa settanta mila domande di persone che si vedranno ridurre le mensilità in cui potranno percepire questa forma di sussidio economico tra i diciotto e cinquantanove anni di età.