Gli italiani che possiedono una categoria ben precisa di immobili non sono tenuti a pagare l’IMU: ecco chi sono
Tra le imposte pagate più malvolentieri dagli italiani un posto d’onore spetta sicuramente all‘IMU. L‘imposta è in vigore dal 2012 ed è un tributo diretto di tipo patrimoniale poiché è applicato sul componente immobiliare del patrimonio. Istituita per sostituire l’imposta comunale sugli immobili (ICI), ha inglobato anche parte dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) e delle relative addizionali per quanto riguarda i redditi fondiari su beni non locati.
Dal 2013 è stato stabilito che l‘imposta non deve essere pagata da coloro che hanno la “prima casa” ma a condizione che questa non sia di lusso. Oltre a coloro che hanno una casa che rientra in questa categoria, anche altre persone non devono pagare l’IMU: ecco chi sono e perché.
IMU, su queste case non va pagata
Per non pagare l’IMU occorre che la prima casa deve anche non risultare al catasto classificata in una categoria di lusso, cioè non deve essere una villa, un’abitazione signorile o un castello. Se ad esempio acquistiamo una villa di oltre 230mq che sarà registrata al catasto sotto la categoria A/8 allora dovremo pagare l’IMU. Se si tratta di una villa di dimensioni ridotte allora l’IMU non dovrà essere pagata.
LEGGI ANCHE: Durata mutuo | Per quanti anni massimo si può fare?
Si paga l’IMU anche se si acquista una abitazione signorile accatastata sotto la categoria A/1 o un castello che risulta al catasto sotto la categoria A/9. Se invece acquistiamo un immobile di interesse storico o artistico allora l’IMU si paga con una riduzione del 50%. Vediamo adesso su quali case non deve essere pagata l’IMU.
LEGGI ANCHE: Come si divide l’eredità se non c’è un testamento
Non sono tenuti al pagamento dell’IMU coloro che hanno l’ex casa coniugale assegnata ad uno dei coniugi dopo separazione, divorzio o annullamento del matrimonio; le case delle cooperative; le case popolari. Ancora non si versa lMU sulle case delle Forze Armate in servizio; le case dei cittadini italiani non residenti in Italia; le case di persone anziane residenti in case di cura o Rsa e gli immobili appartenenti alla Chiesa se usati per il culto.
Ricordiamo che chi non ha residenza e dimora abituale in una casa, deve pagare l’IMU. E’ però possibile una riduzione del 50% dell’imponibile se nella casa abitano a titolo gratuito parenti stretti come figli o genitori ma ci deve essere un contratto che lo prova. I coniugi con diversa residenza che vivono in due Comuni diversi in due case diverse non pagano l’IMU se ognuno di essi vive abitualmente nella propria casa.