C’è un’alternativa all’uso del denaro oramai consunto e suscettibile del rischio di non essere accettato nell’acquisto di beni e servizi. Di cosa si tratta
Nel corso della epidemia da Coronavirus, quei pochi acquisti consentiti dalle straordinarie norme per arginare i contagi mediante i contatti fisici, erano relegati essenzialmente alla spesa alimentare. O meglio, questo è ciò che ha riguardato l’ambito fisico dei propri acquisti, ovverosia la consentita possibilità di uscire dal proprio confinamento domestico (lockdown) per le necessità di base.
Nei supermercati e nei negozi preposti, si è assistito a gesti giustificati dal contesto così fuori dall’ordinario: pertanto, per motivi igienici, il contante è stato accettato riponendolo in cassa dopo averlo preso sotto la protezione dei guanti; in alcuni casi, l’uso del denaro cash è stato sostituito con l’esclusivo ricorrere alle carte magnetiche per qualsiasi spesa. È così che dalla esperienza prodotta dall’emergenza sanitaria, si è ereditato l’uso sempre più massiccio delle carte rispetto all’uso delle banconote.
Non solo; dal rischio di contagi da Covid-19 è nato il sistema contactless delle carte magnetiche, in modo tale da non costituire più una prerogativa l’inserimento della tessera nella apposita fessura del dispositivo POS. La dura lezione che ha avuto quotidianamente luogo per circa due anni, ha inoltre stimolato un’altra percezione dell’uso economico del denaro e ha rivoluzionato gli acquisti stessi di tutto ciò che occorre alle personali necessità.
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Dunque, il pagamento elettronico è divenuto parte di una realtà più che consolidata, alla quale hanno contribuito gli acquisti on line, effettuati presso le grandi piattaforme web dell’e-commerce. A partire dalla spesa tramite la relativa applicazione, fino all’abbigliamento, i libri, gli apparecchi elettronici, l’abbigliamento. Tutto arriva in uno o più pacchi direttamente al domicilio di casa.
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L’uscita dal periodo più buio sotto il profilo sanitario non ha soltanto rimesso in moto l’economia e il prodotto interno lordo nazionale, ma ha ridato nuovo vigore all’uso del contante. Gli sportelli automatici ATM del bancomat hanno ritrovato le proverbiali file per i prelevamenti e i negozi sono tornati ad accettare il contante. È ovvio che lo sdoganamento dell’uso delle carte bancomat o di altro tipo è avvenuto. La carta moneta inoltre soffre del difetto che il passaggio di mano in mano consuma l’esemplare di banconota al punto da renderla inutilizzabile. Poste Italiane, pertanto, lancia la sua raccomandazione, ma che contiene al suo interno una modalità di aggirare il problema: la legge consente di sostituire con una nuova la banconota strappata o macchiata per meno della metà della superficie. Dopodiché, perché non approfittare dell’alternativa: prima che il denaro si logori, si può sempre mettere al sicuro il credito con una carta PostePay.