Lo sapevi che se riscuoti la pensione di una persona morta potresti rischiare anche delle importanti conseguenze?
Ebbene sì, per chi decide di fare il furbetto e dunque continuare a percepire le somme pensionistiche di un defunto, ci sono dei rischi a cui si può andare incontro e sono anche molto importanti. Proprio per questo motivo, noi di PensioniOra abbiamo deciso oggi di scoprire quali sono nello specifico proprio insieme a voi: ecco dunque tutto quello che vi serve sapere.
Facciamo un’ipotesi: avete un conto corrente cointestato con una persona che viene a mancare. Nonostante questo voi non sono non comunate nessun cambiamento fra le varie carte e documenti, ma continuate a riscuotere la pensione della persona defunta. Ebbene, in questo caso ci sono sei rischi anche molto importanti e previsti dalla legge a cui potreste andare incontro. Per scoprirli insieme, non dovete fare altro che continuare a leggere insieme a noi di PensioniOra.
Pensione, cosa se riscuoti quella di un defunto
Come forse certamente saprete, infatti, l’INPS procede con l’interruzione dell’erogazione della pensione in questione nel momento stesso in cui viene a conoscenza del decesso del soggetto in questione. Ma cosa succede se non gli viene notificato questo cambiamento? Ebbene, in questo caso l’INPS è ignaro di tutto e proprio per questo non può fare a meno di continuare a versare i pagamenti mensili precedentemente pattuiti. Ma cosa succede se noi continuiamo a incassare queste somme pensionistiche?
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Ebbene, la prima cosa da specificare è che un prima e un dopo il 2021 per quanto riguarda questa specifica casistica. Fino a questo anno specifico, infatti, chiunque continuava a percepire la pensione di un defunto veniva accusato di truffa aggravata a danno dello Stato. Ad oggi però le cose sono cambiate: la Corte, infatti, ha creato un precedente nel momento in cui ha dichiarato l’assenza di responsabilità a carico del cointestatario. Ciò significa che si possono verificare delle situazioni in cui la persona in questione non viene considerata colpevole di reato.
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Ma cosa accade quando, invece, il tribunale si esprime in modo contrario e dunque dichiara colpevole il soggetto che ha continuo a percepire in modo indebito la pensione di un defunto? Ebbene, in questo caso ci possono essere diverse sanzioni: in ogni caso è prevista la restituzione degli importi percepiti. Nel caso della truffa aggravata, però, si può avere una multa che va da 309 a 1549 euro e la reclusione da 1 a 5 anni, mentre nel caso di indebita percezione ai danni dello Stato vi è la reclusione da 6 mesi a 3 anni con anche una multa che va da 5.164 euro a 25.822 euro.